LUTHARO – Chasing Euphoria

Titolo: Chasing Euphoria
Autore: Lutharo
Nazione: Canada
Genere: Melodic Death
Anno: 2024
Etichetta: Atomic Fire Records

Formazione:

Krista Shipperbottom – voce
Victor Bucur – chitarra
John Raposo – chitarra
Chris Pacey – basso
Cory Hofing – batteria


Tracce:
  1. Gates of Enchantment
  2. Reaper’s Call
  3. Ruthless Bloodline
  4. Time to Rise
  5. Born to Ride
  6. Bonded to the Blade
  7. Chasing Euphoria
  8. Creating a King
  9. Strong Enough to Fall
  10. Paradise or Parasite
  11. Freedom of the Night

Voto del redattore HMW: 7.5/10
Voto dei lettori: 8.0/10
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Attivi dal 2014, il 15 marzo di quest’ anno i Lutharo pubblicano il loro secondo disco Chasing Euphoria dopo 2 EP e il buon esordio di Hiraeth del 2021. Certamente la quantità non è una loro prerogativa, due album in dieci anni, e quindi ci facciamo andar bene il detto “piuttosto che niente, meglio piuttosto”.

I nostri cinque canadesi, provenienti da Hamilton in Ontario, si dimostrano subito molto bravi a mantenere un livello qualitativo pari  (se non superiore) al precedente lavoro.

Il cantato di Krista è il loro tratto distintivo con un’ alternanza di scream e pulito melodico che cattura l’ attenzione dell’ ascoltatore e imprime in maniera indelebile lo stile heavy, melodic death e thrash della band.

Stile che propone una durezza e aggressività  delle strofe che viene compensata dalla melodia quasi radiofonica dei ritornelli e un accompagnamento costante, ma non invadente, delle orchestrazioni.

Innegabile l’ ispirazione “al gruppo svedese che o lo si ama o lo si odia “ di cui non dico il nome e di cui non voglio dare neAnchE un suggerimento.

Sono  rimasto affascinato dalla bravura della cantante, ma devo anche ammettere che i quattro musicisti che la accompagnano ci sanno decisamente fare. Chitarre che intrecciano riff pesanti e lunghi assoli ben articolati a una sezione ritmica martellante per tutti i quasi cinquanta minuti dell’ album, si integrano perfettamente alle differenti parti vocali.

Chasing Euphoria  inizia  con l’ introduzione  solenne di “Gates Of Enchantment”  e la melodic death “Reaper’s Call” che rappresentano a pieno l’ anima e lo spirito dei Lutharo. “Ruthless Bloodline” e “Time to Rise” sono la perfetta continuazione dell’ impatto sonoro creato in apertura.

A metà album arriva la hit, “Born To Ride”, della quale hanno anche realizzato  il relativo video, con la band che si dimostra autoironica e divertente. “Paradise or Parasite” e  “Bonded To The Blade” hanno epici richiami power metal  nelle intro e negli assoli. In particolare la seconda ci presenta poi un accompagnamento orchestrale sapientemente utilizzato.

Scorrono bene  “Chasing Euphoria, “Creating A King” e soprattutto “Strong Enough To Fall”, la meglio riuscita del lotto, confermando il buon livello di scrittura proposto.

Personalmente non riesco a trovare dei titoli riempitivi che, ahimè, purtroppo sto sempre maggiormente riscontrando in album di gruppi molto più blasonati.

Il finale è affidato a “Freedom Of The Night” che con i suoi sei minuti di durata lascia spazio ai musicisti di alternarsi anche in coinvolgenti momenti  più intimi di chitarra e basso.

Prodotto dalla Atomic Fire Records  l’album nel suo insieme è ben confezionato, con una copertina ben realizzata, ma forse ancora leggermente ingenuo in alcuni passaggi. Ingenuità che si perdona volentieri vista la simpatia che mi trasmettono “a pelle”.

Sono convinto che i ragazzi siano sulla strada giusta per il raggiungimento della loro piena maturità musicale. Inoltre, saranno di supporto nel tour europeo “War Hearts Tour 2025” dei nostri Frozen Crown (non in Italia). Un consiglio, chi può vada a vederli.

Bravi Lutharo, continuate così.

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