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Ci voleva…
Ci voleva perché dopo i molteplici cambi e ricambi di formazione – nessuno dei componenti iniziali della band che nasce a Melbourne (Australia) nel 2010 è oggi attiva (!) – l’identità del gruppo latitava.
Dopo questo lavoro un punto d’interesse è stato raggiunto: un melodico e nostalgico, solido ritmo emo. Sicuro di sé ed espressivo. Armonico ma non palloso. Tanto da far scorrere trenta minuti in un battibaleno…e farmi alzare il volume in cuffia a palla!
Poi, è chiaro, bisogna cantare con lo stupore del primo Nu Metal, perché ci sono dei punti in cui si torna esattamente lì. Prendete “Last Dance” e Sowhat1999″ per esempio, ma è una scelta voluta e rivendicata.
Ci sono due accordi belli robusti e poi si canta a squarciagola!
Nel video il rimando è plastico. Slow motion, filtro anni ’90, inquadrature dall’alto sui componenti con i loro abiti “larghettoni”, le faccine pulite e gli sguardi teneroni, con una bella Jackson in mano al chitarrista…
Tutto molto bello.
Si fa apprezzare il missaggio, perché la batteria è manipolata il giusto e le basse sono avvolgenti, morbide, penetranti, esaltando la brillantezza della voce.
Anche il mastering permette di mantenere salvo l’udito, senza sparare il volume a 2000 – che non serve e non mi sdegna.
Salviamo tutto nella nostra libreria audio ed aspettiamo il prossimo lavoro.
Ah…nel frattempo si aprono le scommesse: chi lascerà il progetto a questo giro? No dai, ora basta.
Grazie.