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Questo EP è un bellissimo lavoro.
Sedici minuti estremamente fluidi, tonici e tenaci ma soprattutto coerenti. Per i praticanti di CrossFit, una colonna sonora ideale per un AMRAP 16’… Rimaniamo attorno alla cultura dei Counterparts, quindi, nessuna novità estrema ma il perfezionamento di scelte artistiche probabilmente ponderate negli anni. Un suono estremamente pesante, ma con diversivi molto interessanti alle chitarre; una presenza costante della batteria che però non viene campionata pesantemente – cliché oramai adottato oltremisura dalle band metalcore e non solo, che rende tutto troppo plasticoso… – e questo è sicuramente un merito per quanto mi riguarda; una voce scream e ben mixata che non esita mai un attimo: tutti ingredienti ben cucinati insieme.
È l’EP perfetto? No.
Restano delle lacune nel messaggio concettuale. Il risentimento verso Dio per il sacrificio degli innocenti mi lascia un po’ perplesso perché non sono riuscito a capire verso chi si riferisse.
Leggo un’intervista di Brendan Murphy in cui dichiara sostanzialmente che il disco è l’elaborazione rabbiosa del lutto del suo gatto, gravemente malato, della sua depressione e della sua ubriachezza: “la grande metafora è come il cielo – o Dio”;, comunque lo si voglia chiamare – ha permesso che potesse accadere». Ok… i nostri pelosi sono imprescindibili componenti della nostra famiglia, sono parte di noi. Io dico sempre che l’unico dispiacere che ci danno è quando muoiono…
Tuttavia, quando si vive in un’epoca come la nostra, in cui la barbarie della guerra, i bambini morti o affogati in mare ti entrano in casa tramite la TV, percepisco una certa sproporzione rispetto a tutto questo risentimento verso una divinità. Rimango un po’ spiazzato, tutto qua… non riesco a provare molta empatia e quindi l’incantesimo musicale un po’ si spezza.
Inoltre, il video musicale – “A Martyr Left Me Alive/No Lamb Was Lost” – con una fotografia assurdamente romantica e ben costruita nelle parti playback, scade nella narrazione degli agnelli sacrificati e di tutto quel sangue finto buttato in primo piano… mi viene in mente Nanni Moretti nel suo ultimo film, “Il Sol dell’avvenire”, quando sclera di fronte alla violenza gratuita inscenata da un giovane “regista”: ma perché? Ascoltate l’album, è una bomba: al resto, date poca importanza.