INJECTOR – Endless Scorn

Titolo: Endless Scorn
Autore: Injector
Nazione: Spagna
Genere: Thrash metal
Anno: 2024
Etichetta: ART GATES RECORDS

Formazione:

Mafy Ayala – basso, voce
Danny B – chitarra
Daniel MVN – chitarra, voce
Juanjo Beast – batteria


Tracce:

1 – Engelante
2 – Path Of The Wrathgod
3 – Warning Blast
4 – Resetting Time
5 – The Executioner’s Song
6 – Never Enter The Core
7 – Crawling One
8 – Drag Me To The Void
9 – The End Of Eternity
10 – Mindcrusher

 


Voto del redattore HMW: 7/10
Voto dei lettori: 7.0/10
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Bay Area metà anni ottanta. Gli Injector pubblicano Endless Scorn il loro quar … come? Ah no ? Il disco è uscito il 13 dicembre 2024? In Spagna? Beh non l’ avrei mai detto, anche se  la qualità della produzione effettivamente mi sembrava più recente.

Musicalmente l’ album dei quattro spagnoli rende omaggio alle leggende del thrash americano con quarantacinque minuti di metal senza artifici, campionature, sovraincisioni e rimanendo fedele alle loro radici con un suono grezzo, diretto e senza compromessi.

Aggiungiamo anche una bella copertina fumettosa, come nei precedenti lavori, che se al posto del loro logo ci fosse stato quello del bonelliano Nathan Never, invece di ascoltarlo mi sarebbe venuta voglia di sfogliarlo.

In realtà i loro testi, e di conseguenza la copertina, si ispirano ai giochi e alle relative partite di guerra tra diverse  razze dell’ universo. Riguardo alla partita che stanno svolgendo trovo tremendamente simpatico il “gioco” di aver scelto di schierarsi dalla parte di una razza aliena che combatte contro gli umani.

Gli Injector iniziano la loro avventura nel 2012 e nel 2013 esce il loro EP Harmony Of Chaos, a cui fanno seguito tre buoni album fino al 2024. Nell’ anno appena concluso esce il loro quarto album (ora lo posso scrivere per intero) sempre per la Art Gates Records, etichetta valenciana specializzata in rock/metal.

Il loro obiettivo dichiarato di raggiungere un equilibrio tra thrash e melodia è stato raggiunto, meno quello di distaccarsi dai soliti stereotipi.

Pesantemente influenzati da Megadeth e Testament, riescono comunque a mantenere una certa loro identità variando le sonorità, senza rimanere ancorati a schematiche e collaudate ripetizioni.  E soprattutto tenendo  viva l’ adrenalina dell’ascoltatore in particolar modo nella prima metà dell’ album. La seconda parte risulta leggermente meno incisiva,  anche se il livello si mantiene comunque mediamente buono.

Sono rimasto piacevolmente colpito dal lavoro di Mafy al basso e di Juanjo alla batteria. Entrambi hanno dimostrato per l’ intera durata dell’album una tecnica invidiabile che viene sapientemente messa in risalto con un suono perfetto per entrambi gli strumenti.

Le chitarre svolgono il loro compito, ma risultano con un suono più normale e inevitabilmente orientato (o intrappolato) ai richiami anni ottanta. Per quanto riguarda le voci, la particolarità è che sembrano siano  in due ad alternarsi tra loro all’ interno della struttura delle canzoni. Sia nei cori, che nei ritornelli, che nella strofa, il risultato finale risulta molto interessante. In particolare il coro nel ritornello di “The Executioner Song” mi ricorda addirittura i primi Alice In Chains!

Il soffio del vento con in sottofondo un pianoforte e una tastiera ci fanno letteralmente entrare nella dimensione da film dell’apertura “Engelante”, a cui fa seguito il ritmo feroce, sporco e cattivo di “Path Of The Wrathgod”. Insieme a “Warming Blast” e “Mindcrusher” sono quelle che da sole valgono il prezzo del biglietto.

Nota di merito per “The End Of Eternity”. Non sono amante dei pezzi strumentali, ma i quasi quattro minuti di durata di questa canzone riescono non solo a non annoiarmi e distrarmi, ma addirittura riescono ad entusiasmarmi, il che non è poco.

In generale un buon lavoro, come i precedenti e sul livello dei precedenti, che non credo porti la band su una dimensione diversa da quella che sta vivendo ora, ma che comunque conferma la bontà del progetto Injector.

Che altro aggiungere? Niente, se non fine del disco, fine della partita, game over.

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