Worst Ones : pubblicano il nuovo singolo e lyric video “Vex”


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La band industrial sludge metal di Philadelphia WORST ONES ha pubblicato il nuovo singolo “Vex”. Il brano è un’esplorazione schiacciante e senza esclusione di colpi degli ideali decadenti dell’America. Traendo spunto dall’amara verità del crollo del sogno americano, il brano si addentra nell’ascesa del fascismo e nel straziante atto di protesta del soldato Aaron Bushnell, che si è auto-immolato per protestare contro la guerra in Palestina.

Vex” è accompagnata da un lyric video – guardalo qui!

Puoi ascoltare/scaricare “Vex” su

Spotify: https://tinyurl.com/2p9ts56r

Apple Music: https://tinyurl.com/vwd27dvw

Amazon Music: https://tinyurl.com/4nhf6264

Musicalmente, “Vex” fonde l’aggressività cruda dell’hardcore anni ’90 con il peso fangoso del doom e la macinatura meccanica dell’industrial metal, traendo influenze da artisti del calibro di Biohazard, Eyehategod e Godflesh. Un elemento che contraddistingue il brano è il suo grado di “malattia”: loop di rumore ritmico che si contorcono e si agitano insieme alle chitarre e alla batterie brutali, creando un’atmosfera soffocante di disagio. È un brano tanto punitivo quanto toccante, che riflette lo stato caotico e fratturato del mondo odierno.


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WORST ONES spiegano così il significato del brano:

Vex è un’espressione di disillusione e resistenza sotto il peso di un sistema costruito sulle bugie. Il testo mette in discussione cosa sia la libertà quando viviamo in un paese che sostiene un’oppressione e la morte diffuse. C’è un senso di disperazione nei versi e una ricerca di risposte nel ritornello, ma alla fine la canzone si trasforma in una dichiarazione di sfida e resilienza.

Il verso d’apertura “Wasted life is on us, covered all up in flames” affronta l’atroce quantità di persone uccise in guerra e il modo con cui “i poteri forti” utilizzano nuovi tipi di bombe che non lasciano nemmeno un corpo dietro di sé. “Do you really believe the reaper will bring peace” sfida il concetto che la violenza e l’uccisione porterebbero la pace. Mette in discussione la falsa idea che attraverso la guerra o la morte si possa porre fine alla sofferenza.

Il verso finale “They want to destroy us, but we can’t be beat” riafferma che, nonostante tutto, la resistenza è ancora possibile e persino inevitabile per trionfare. È una dichiarazione di sfida di fronte a un sistema progettato per schiacciare gli individui, ma dove il rifiuto di arrendersi rimane intatto. Volevo concludere la canzone con una dichiarazione di positività e forza.

La storia di Aaron Bushnell, che si è auto-immolato per protestare contro la guerra in Palestina, mi ha toccato profondamente. Era uno che si era arruolato nell’esercito degli Stati Uniti, forse per ignoranza o patriottismo, solo per sentirsi tradito da ciò che gli era stato chiesto di fare. Il suo atto di protesta era un rifiuto di essere complice di un sistema che lo aveva ingannato, e quel senso di tradimento e sfida è qualcosa che Vex riflette. È una dichiarazione di rifiuto di fronte alla violenza, alla guerra e alla manipolazione.

Come siriano-americano, per me questi temi non sono solo idee astratte. Ho sperimentato come la propaganda plasma le percezioni delle persone, come la violenza è giustificata in nome del potere e come i più vulnerabili sono sempre i primi a soffrire. Ho scritto il testo con un approccio universale alle parole perché non si tratta solo del presente, ma dei cicli di controllo, guerra e resistenza che continuano a ripetersi. Questa canzone è il mio modo di esprimere frustrazione, dolore e il rifiuto di essere messo a tacere.

Brano registrato da Drew Ew. Mixato e masterizzato da Jared Birdseye. Foto di Luz Karolina Sanchez. Copertina e logo di Drew Ew, eccetto “deathmetallogo” di Darren Adcock. Video musicale di Worst Ones e Luz Karolina Sanchez.

WORST ONES line-up:

Drew Ew – Voce, Chitarra, Programmazione

Doppleganga – Batteria, Programmazione

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The Metallist PR

Biografia:

Dalle strade malfamate di Philadelphia, i WORST ONES si ergono come un formidabile colosso dell’industrial sludge metal. Formato nel 2016 dal cantante/chitarrista Drew Ew, il progetto è iniziato come un’espressione cruda di emozioni sfrenate, fondendo la macinatura meccanica dell’industrial metal con il peso lento e schiacciante dello sludge. Nel 2018, l’aggiunta di Doppelganga, un maestro di paesaggi sonori industriali e percussioni elettroniche, ha trasformato WORST ONES in una potenza sonora. Insieme, il duo crea un mix unico di chitarre distorte, fragorose batterie elettroniche e tecniche di produzione ispirate all’hip-hop come il campionamento e la programmazione della batteria.

Il loro viaggio è iniziato con le prime registrazioni prodotte da Dan Kishbaugh (An Albatross, Vektor, Die Choking), che hanno portato alle collaborazioni su “Killed by Philadelphia Vol. 1” dei Suicide Bong e a una serie di singoli digitali successivamente raccolti su cassetta dalla Black Monk Records. La traccia di spicco “Found Out” ha attirato l’attenzione della critica da parte di New Noise, WXPN, Spill Magazine e AltPress Discover, consolidando il posto della band nella scena musicale underground.

I WORST ONES si sono evoluti continuamente e il loro recente lavoro dimostra una spinta creativa inarrestabile. L’anno scorso hanno pubblicato una trilogia di singoli di grande impatto: “Broken Cost”, “Love Bomb” e “Web of Lies”. Questi brani mettono in mostra la loro capacità di combinare riff schiaccianti, ritmi industriali e strati elettronici ipnotici, offrendo ai fan un’esperienza di ascolto viscerale e dinamica. I singoli hanno ricevuto riconoscimenti da blog musicali underground, playlist e piattaforme di streaming, espandendo ulteriormente la loro portata oltre la scena locale. Nel corso degli anni, il duo ha anche pubblicato una serie di lavori degni di nota, tra cui Is It Worth It?, presentato in anteprima sul blog di Decibel Magazine, e Badman. Brani come Born of Pain, Black Hole Baby e Funeral Flowers hanno ottenuto ampi consensi, con funzionalità su Indie Nation, Weedian e Lone Frequencies, oltre a posizionamenti in numerose playlist di Spotify. L’album di remix di Badman, con collaborazioni con artisti come Super Thief, Das Black Milk e Jordyn, ha ulteriormente evidenziato la versatilità della band e l’approccio innovativo al loro sound. In combinazione con video musicali visivamente sorprendenti e performance live dinamiche, i WORST ONES offrono un’esperienza intensa che supera i limiti, riecheggiando ben oltre Philadelphia. Con resilienza, adattabilità e un sound senza scuse, i WORST ONES continuano a tracciare la propria strada nell’industrial metal.

 

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