TRICK OR TREAT – Ghosted

Titolo: Ghosted
Autore: Trick Or Treat
Nazione: Italia
Genere: Power Metal
Anno: 2025
Etichetta: Scarlet Records

Formazione:

Alle Conti – voce
Guido Benedetti – chitarra
Luca Venturelli – chitarra
Leone Villani Conti – basso
Dario Capacci – batteria


Tracce:

1 Lost In The Haunted House
2 Craven Road
3  Bloodmoon
4 Ghosted
5 Dance With The Dancing Clown
6 Polybius
7 Evil Dead Never Sleeps
8  Return To Monkey Island
9 Make A Difference
10 The 13th
11 Bitter Dreams

 


Voto del redattore HMW: 8/10
Voto dei lettori: 9.0/10
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Che bello quando da piccolo arrivavano le giostre, autoscontri, calcinculo e la casa degli orrori… ora, ormai avendo passato da qualche tempo la soglia dei quarant’anni le giostre al paesello sono diventate un disturbo, poco parcheggio, caos e una musica decisamente fastidiosa, per fortuna ci sono i Trick or Treat che con il loro ultimo lavoro Ghosted ci portano nel loro personalissimo circo degli orrori, fatto di cultura nerd e vere icone pop.

Dopo il classico intro si parte con una tappa a Craven Road, casa di quell’indagatore dell’incubo che tanto mi ha fatto compagnia alle superiori, l’opener perfetta per questo disco, in classico stile Trick or Treat. Con “Bloodmoon” si cambia capitolo, brano veloce con ospite Adrienne Cowan (Avantasia) pieno di power chord e con il nuovo batterista Dario Capacci (noto batterista/youtuber) sugli scudi, canzone che calca il classico powerone pieno di doppia cassa e con un inaspettato intermezzo black metal con blastbeat e growl. La title track ci riporta su canoni più usuali alla band mentre con “Dance With The Dancing Clown” si cambia di nuovo forma tirando fuori dal cilindro non un palloncino rosso, ma un brano a tratti operistico, doppie voci, cori teatrali e con una splendida citazione musicale di  “Vesti la Giubba” di Ruggero Leoncavallo, anche se mi piacerebbe pensare sia stata più un riferimento a Telespalla Bob quando cerca di uccidere Bart Simpson in Italia…

Con “Polybius” si entra nel mito, quello del videogame che forse non è mai esistito, anche qui si parla di un brano tipicamente Trick or Treat. “Evil Dead Never Sleeps” ci porta nell’universo di Ash and Evil Dead con un pezzo che calca la linea del precedente e anche qui, il gruppo riesce a stupire inserendo un tributo al “Nessun Dorma” di Puccini. Si ritorna nel mondo dei videogame con “Return To Monkey Island” e quale ospite migliore di Chris Bowes degli Alestorm per questo brano-game piratesco? 

Con Make a Difference si torna su suoni più canonici dove Alle Conti sfoggia una prestazione vocale superba. Si arriva nella zona horror con “The 13th” dove il buon Jason Voorhees ci porta nel suo mondo con riff che sembrano colpi di macete e con il basso di Leone Villani Conti a farne da padrone. A concludere il disco ci pensa l’incubo per eccellenza, quel Freddy Krueger che da bambino per anni mi ha terrorizzato (mannaggia a lui), “Bitter Dreams” ricalca quella sensazione teatrale già ascoltata in precedenza, un brano articolato che cambia forma come le fasi di un sogno o in questo caso…di un incubo.

Una menzione particolare va fatta ai due chitarristi, il lavoro di Guido Benedetti e Luca Venturelli è notevolmente ispirato, in ogni brano c’è quell’incastro di assoli che ne aumentano il senso di bellezza.

Ora, dopo sette dischi, tra cui gli ultimi di valore (da nerd fissato con i Cavalieri dello Zodiaco, The Legend Of The XII Saints per me resta un capolavoro assoluto, ma è una cosa emozionale mia, anzi cari ToT, se doveste malauguratamente leggere questa recensione e per caso, vi venisse in mente di fare un altro disco su Pegasus e compagnia bella, sappiate che io poi posso morire felice, grazie) Ghosted, a mio avviso è disco della giusta consacrazione per i Trick or Treat.

Tanta roba

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