BETWEEN THE BURIED AND ME – The Blue Nowhere

Titolo: The Blue Nowhere
Autore: Between The Buried And Me
Nazione: Stati Uniti D'America
Genere: Progressive Metalcore
Anno: 2025
Etichetta: Inside Out Music

Formazione:

Tommy Giles Rogers – Voce, tastiere
Paul Andrew Waggoner – Chitarra
Daniel Hanford Briggs – Basso
Cartland Blake Richardson – Batteria


Tracce:

01. Things We Tell Ourselves In The Dark
02. God Terror
03. Absent Thereafter
04. Pause
05. Door
06. Mirador Uncoil
07. Psychomanteum
08. Slow Paranoia
09. The Blue Nowhere
10. Beautifully Human


Voto del redattore HMW: 8,5/10

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Quando, ai tempi dell’università, scoprii per la prima volta su YouTube il video di “The Coma Machine” dall’album Coma Ecliptic (2015), mi si aprì un mondo nuovo. Non si trattava di un pezzo propriamente metalcore, ma neanche di qualcosa che avrei semplicemente classificato come progressive rock. Mi informai meglio e scoprii lo stile dei Between The Buried And Me, una bella ventata di aria fresca nel mio bagaglio culturale musicale. Da quel momento magico sono già passati dieci anni e questo gruppo di Raleigh, North Carolina (Stati Uniti), continua a stupirmi come la prima volta che li ascoltai. Non è certamente casuale che tra gli artisti citati dal gruppo come fonte d’ispirazione compaiano gruppi dalle origini più disparate, come Sepultura, Metallica, Earth Crisis, ma anche King Crimson, Faith No More, Depeche Mode e The Smashing Pumpkins.

The Blue Nowhere, in uscita il 12 settembre 2025, segna la prima collaborazione del quartetto statunitense con l’etichetta discografica tedesca Inside Out Music, dopo ben tre album incisi con l’americana Sumerian. Il lavoro vede inoltre nuovamente la collaborazione con il produttore Jamie King (Scale The Summit, The Contortionist).

Per anticipare l’uscita del nuovo lavoro e per festeggiare i 25 anni di carriera, i BTBAM hanno annunciato un tour americano intitolato “Comalaska”, insieme ai canadesi Protest The Hero, durante il quale sono stati suonati per intero Alaska (2005) e Coma Eliptic (2015). In estate, invece, il tour europeo “European Summer Holiday” ha visto come protagonista l’album Colors (2007).

Il cantante Tommy Rogers spiega che i testi dei brani del nuovo album provengono da “appunti di diario, pensieri fugaci e introspettivi, a volte caotici, a seconda della musica“. Secondo lui, si tratta infatti di un album legato più a un’esperienza sensoriale che a una trama precisa.

The Blue Nowhere è il primo album dei Between The Buried And Me che include ampie sezioni di archi e fiati, come si può notare nei brani “Pause”, “Door”, “Mirador Uncoil” e “Slow Paranoia”, nonché nell’introduzione di elementi elettronici, specialmente in “God Terror”.

Richiami continui ai lavori dei Dream Theater compaiono in maniera sparsa in tutto l’album, sia per l’utilizzo di riff e melodie sincopate, sia per gli effetti dati alla voce graffiante di Tommy (“Psychomanteum”, “Slow Paranoia”).

Il brano omonimo, che dà il nome all’album, risulta sorprendentemente docile in confronto alle altre composizioni, spingendo su un ritmo molto orecchiabile e facile da seguire. Lo stesso avviene con il brano di apertura “Things We Tell Ourselves In The Dark”, dalle sonorità decisamente metalcore, e con quello di chiusura, “Beautifully Human”, dalle dolci e sognanti melodie.

L’alternanza imprevedibile tra sonorità decisamente funky e jazz, come in “Things We Tell Ourselves In The Dark” o “Absent Thereafter”, melodie soffuse guidate da archi e strumenti classici, e la prorompente presenza di riff violenti ed esplosioni gutturali, è all’ordine del giorno anche per quanto riguarda la composizione di questo nuovo lavoro, conferendogli un’atmosfera a tratti teatrale e ribadendo il tratto caratteristico del gruppo statunitense.

Ancora una volta, i Between The Buried And Me sono riusciti a sorprendere il pubblico: non a caso i loro lavori sono regolarmente entrati nelle classifiche e sono stati candidati ai Grammy Awards nel 2019, venendo definiti “versatili, fantasiosi e assolutamente travolgenti” dal sito web dei premi, oltre che “eroi del prog metal” da Kerrang! e nuovamente elogiati da Guitar World per il loro stile “enormemente variegato”. Ottimo lavoro!

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