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Se da un lato i primi lavori del gruppo svizzero si erano concentrati su rivisitazioni dei brani dei Gotthard, con la loro terza fatica III i CoreLeoni segnano un nuovo inizio. Non sono poche le difficoltà incontrate negli ultimi tempi dal quintetto hard rock fondato dal chitarrista Leo Leoni: dall’uscita del disco ritardata per motivi legati alla produzione dell’album, al clamoroso divorzio (avvenuto nel luglio scorso) dal talentuoso, precedente cantante Ronnie Romero (già voce di Rainbow, Lords Of Black e Vandenberg).
Fin dalle prime note però la formazione elvetica chiarisce perfettamente il proprio intento, ben espresso dal ritornello del singolo “Let Life Begin Tonight” che recita per l’appunto « no looking back, let’s get things right ».
Mila Merker e il suo basso ci introducono a “Purple Dynamite”, il secondo, energico singolo radiofonico che inizia a stuzzicare la nostra curiosità destinata ad essere saziata pochi minuti più tardi. Infatti, in seguito al lento “Sometimes”, le chitarre di Leo Leoni e Jgor Gianola spingono sull’acceleratore confezionando brani con maggior mordente come “Like It Or Not” e “Wake Up Call”, in cui ritroviamo i sapori di un hard rock senza troppi compromessi. Questi brani sono inoltre impreziositi dalla straordinaria voce del cantante Eugent Bushpepa, che su “Sick And Tired” realizza la sua migliore interpretazione, dimostrando di poter reggere il confronto con Romero – compito già di per sé non facile. Una voce dotata di una notevole estensione, che non si ferma ad inutili virtuosismi e che arriva ad emozionare sul finale di “Deep In My Soul”.
Un’ottima rilettura dell’ormai inflazionatissima “Jumpin’ Jack Flash”, con Leo Leoni alla voce, chiude di fatto l’album, anche se i quattro pezzi esclusivi regalano ancora qualche brano più melodico, come “Say Goodbye” e “I’m On My Way”. Canzoni sicuramente meno energiche e che ci ricordano quanto gli assoli possano essere qualcosa di più di una sbrodolata di note. Sebbene moltissimi brani hard rock del passato non abbiano fatto dei testi il proprio principale punto di forza, è opportuno sottolineare come questo album sia caratterizzato da composizioni più semplici e dirette ma mai banali o stucchevoli.
I CoreLeoni tornano sulla scena confezionando un disco piacevole, compatto, arricchito da una grande voce e da un suono convincente. Prendendo in prestito le parole degli Stones, « it’s only rock ’n’ roll but I like it ».