STRANGERS – Boundless

Titolo: Boundless
Autore: Strangers
Nazione: Spagna
Genere: Hard Rock
Anno: 2025
Etichetta: Frontiers Records

Formazione:

Celia Barloz – Voce
Miguel Martín – Chitarra
Abel Ramos – Batteria
César Chacón – Basso


Tracce:

01. Into The Night
02. Enemy
03. My Dream
04. Freedom
05. Worth A Shot
06. The Fate Is Gone
07. Goodbye
08. Still The One
09. Lose Yourself
10. Language Of Love
11. Youthful Soul
12. My Dream Acoustic


Voto del redattore HMW: 6,5/10

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Gli Strangers sono un gruppo spagnolo di Madrid in attività dal 2012 con tre album alle spalle e con alcuni cambi di formazione che portano di recente all’ingaggio di Celia Barloz come cantante della band. Completano il combo iberico: Miguel Martín alla chitarra, Abel Ramos alla batteria e César Chacón al basso, che provano a giocarsi le proprie carte con un suono rinnovato ed un fresco contratto con la nostrana Frontiers Records. Il sound è un duro e melodico hard rock infarcito di elementi AOR abbellito dalla fresca e pulita ugola dell’affascinante Celia.

Descrivendo il nuovo album, gli Strangers affermano: “Boundless rappresenta un nuovo potente capitolo per noi: più forte, più audace e più intenso che mai. L’album segna una chiara evoluzione nel nostro sound: più pesante ed energico, ma profondamente radicato in melodie emozionali. Brani come Still The One e Worth A Shot incarnano perfettamente la nostra nuova identità, moderna, potente e piena di carattere”.

Il nuovo corso si nota già dall’apripista “Into The Night”, uno dei singoli dell’album che già dai primi secondi mostra gli artigli del gruppo. Qui i ruvidi e i ruggenti riff di chitarra elettrica spingono verso un melodioso ritornello arricchito dalla brillante interpretazione della Barloz e da armonici cori. Questo è solo l’inizio perché il coinvolgente e orecchiabile “Enemy”, è un altro bel singolo dal grande e dinamico ritmo. L’energia e la potenza della sei corde elettrica e della sezione ritmica sono bilanciate dalle convincenti e talentuose corde vocali della cantante. Non me ne vogliano gli altri componenti ma Celia è l’asso nella manica grazie alla sua bellissima e commovente timbrica. Con la successiva “My Dream”, I musicisti strizzano l’occhio al pop rock europeo e all’AOR in genere offrendo agli ascoltatori un vero e proprio inno dal ritornello un po’ lamentoso ma con una certa aria epica che comunque piace anche per la rapidità strumentale di esecuzione del pezzo. “Freedom” segna un cambio di passo perché gli Strangers rallentano l’andamento sonoro con sdolcinanti accordi semi-acustici che creano un’atmosfera più tranquilla ma non per questo meno pesante per via di momenti robusti accompagnati dalla solida e acuta voce di Celia. Interessante l’ambiente atmosferico costruito con arpeggi e sintetizzatori. L’unico neo fin ad ora riscontrato è il suono un pò meccanico della batteria e della chitarra che lasciano perplessi sulla riuscita della produzione e del mixaggio del platter. Gli iniziali campionatori di “Worth A Shot” confermano ancora di più questa impressione e nel proseguo pure la batteria non convince nel suono. Per il resto la traccia ha un ottimo assolo di chitarra elettrica e una gradevole armonia culminante nel facile ritornello guidato sempre dalla seducente e forte timbrica vocale della singer. Il proseguo con la cupa “The Fate Is Gone” riporta ad atmosfere più progressive rispetto a ciò che si è udito fino a questo momento ma sempre mantenendo un grande refrain melodioso di sottofondo. Nella parte centrale dell’opera spunta l’ottantiana ballata intitolata, “Goodbye” e interpretata divinamente dalla sottile ed emozionante voce della frontwoman spagnola. Quando tutto faccia pensare, nella parte finale, ad un rammollimento generale del sound arriva all’improvviso la song più robusta della raccolta: la roboante “Still The One”, dove la frenesia sonora sviluppata dagli spigolosi giri di chitarra di Martín e dalla velocità della doppia di cassa di Ramos, unite insieme alla raffinata e melodica ugola di Celia, sono la vera forza trainante di una dinamite sonora che esplode immediatamente nei timpani dell’estasiato ascoltatore. In “Lose YourSelf” l’aspra e sempre armonica voce della Barloz sostiene un brano tirato ed energico che presenta ancora una volta un ispirato e godibile ritornello ed una micidiale sezione ritmica. La vibrante e cadenzata “Language Of Love”, almeno nella parte introduttiva è molto vicina allo stile dei Red Hot Chili Peppers ed è cantata in modo vigoroso e profondo dalle determinate corde vocali dell’artista spagnola. L’ultima e melanconica “Youthful Soul” vede poi gli Strangers  sperimentare senza allontanarsi troppo dal proprio hard rock melodico. Il quartetto sta con due piedi in una scarpa cercando di coniugare i diversi cambi di tempo con la potenza della sei corde elettrica e della rauca e acutissima voce della bravissima cantante iberica.

In conclusione, Boundless è un buon lavoro di hard rock melodico con interessanti arrangiamenti e belle melodie ma perde punti per una produzione troppo fredda e meccanica che sinceramente si poteva evitare dato che i ragazzi, pur puntando su un sound moderno, fanno comunque l’occhiolino ai fondamentali e mitici anni ’80. Brutta anche la copertina del disco ma per fortuna conta il contenuto dell’opera e quest’ultimo per fortuna fa ben sperare per un futuro roseo del gruppo.

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