Iron Maiden: 26 ottobre 1981 – Bologna, il giorno in cui nacque la Bestia


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26 ottobre 1981 – Bologna, il giorno in cui nacque la Bestia

Quarantaquattro anni fa Bruce Dickinson saliva per la prima volta sul palco con gli Iron Maiden. E accadde proprio in Italia.

Era un lunedì qualunque, ma probabilmente a Bologna il cielo odorava già di ferro e benzina.
Al Palasport, i cancelli aprivano su un’orda di giacche di jeans sfilacciate, toppe dei Saxon, chiodi lucidi e un’energia nuova: l’attesa per il debutto di un certo Bruce Dickinson, arrivato da poche settimane a sostituire Paul Di’Anno nel tour di Killers.

C’era curiosità, ma anche scetticismo. “Senza Di’Anno non sono più gli stessi”, si mormorava nelle file per entrare. Poi le luci si spensero.
E in pochi secondi tutto cambiò.

Dalle tenebre, Bruce irruppe sul palco come un fulmine in carne e ossa, saltando, urlando, dominando la scena con un carisma che fino ad allora nessuno aveva osato associare ai Maiden.
“Sanctuary”, “Purgatory”, “Wrathchild” — la voce tagliava l’aria come una lama, e il pubblico italiano, incredulo, si trovò davanti non solo un nuovo cantante, ma un nuovo profeta del metal. Chiusura immensa con “Prowler” e la cover dei Montrose “I’ve Got The Fire”.

Quel concerto del 26 ottobre 1981, al Palasport di Bologna, non fu solo la prima volta di Dickinson in Italia: fu il battesimo ufficiale di una nuova era.
L’era che pochi mesi dopo avrebbe portato al capolavoro The Number Of The Beast, proiettando gli Iron Maiden nel mito e trasformando Bruce da promessa in leggenda.

Mi piace pensare che il tutto avveniva sotto un soffitto che tremava, tra fiati di birra, pogo disordinato e un’eco che rimbalzava come un presagio di quello che sarebbe diventato il suono metal britannico degli anni a venire.

 

Da neonato a testimone

Io, allora, avevo appena venti giorni di vita.
Mentre Bruce urlava il suo primo grido con i Maiden proprio a Bologna, da qualche parte piangevo probabilmente con la stessa intensità: “The Air Raid Siren Dickinson” e un neonato all’unisono, ignari di tutto ma già in pieno spirito metal.

Li avrei visti per la prima volta a Monza nel 2000, durante il tour di Brave New World, un’altra tappa storica che segnava il ritorno di Bruce dopo la separazione del 1994.
Un concerto attesissimo, anche se — lo ammetto — non me lo sono goduto del tutto.
Troppa enfasi sui brani nuovi, troppa poca carne classica di quella che aveva forgiato la mia educazione metallica.

Eppure, col tempo, ho capito che quella sera di Monza rappresentava esattamente ciò che avevo mancato nel 1981: la rinascita di un gruppo, la seconda giovinezza di un frontman che aveva già scritto la storia.
Insomma, se mi sono perso un grande concerto nel 1981, nel 2000 ho avuto il privilegio di assistere a una resurrezione (sì lo so, state pensando che la vera resurrezione fu il tour di reunion di settembre con i pezzi classici… avete ragione, ho perso un’altra grande occasione, ma fatemi romanzare un po’).

Il tempo passa, ma le urla restano

Guardando oggi indietro, mi piace pensare che il 26 ottobre 1981 e la mia prima volta del 2000 siano due punti della stessa linea: la nascita e la rinascita di Bruce Dickinson.
Io non c’ero quella notte a Bologna, ma forse, in qualche modo, stavo già urlando anche io, nel mio modo confuso da neonato, all’unisono con quella voce che avrebbe cambiato la storia dell’heavy metal.

44 anni dopo, Come passa il tempo, verrebbe da dire.
Ma non per chi vive di musica così.
Perché certe grida, certe luci e certi riff restano sospesi per sempre — come un colpo di gong che non smette mai di vibrare.

Cronologia

  • 26 ottobre 1981 – Bologna (Palasport): debutto live di Bruce Dickinson con gli Iron Maiden, apertura del tour europeo di Killers.
  • 1982 – Pubblicazione di The Number Of The Beast: consacrazione del nuovo corso.
  • 1994 – Uscita di Bruce Dickinson e Adrian Smith dalla band.
  • 2000 – Monza, tour di Brave New World: il ritorno della formazione classica.
  • 2025 – 44 anni dopo: Bruce e i Maiden continuano a portare in giro la stessa fiamma.

26 ottobre 1981 – Bologna (Palasport), tour di Killers:

Sanctuary
Purgatory
Wrathchild
Twilight Zone
Remember Tomorrow
Genghis Khan
Killers
Another Life
Innocent Exile
Running Free
Murders In The Rue Morgue
Phantom Of The Opera
Iron Maiden
Transylvania
Drifter
Prowler
I’ve Got The Fire (Montrose Cover)

10 giugno 2000 – Monza (Gods Of Metal), tour di Brave New World:

The Wicker Man
Ghost Of The Navigator
Brave New World
Wrathchild
2 Minutes To Midnight
Blood Brothers
Sign Of The Cross
The Mercenary
The Trooper
Dream Of Mirrors
The Clansman
The Evil That Men Do
Iron Maiden
Encore:
The Number Of The Beast
Hallowed Be Thy Name
Sanctuary

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