THE HALO EFFECT – We Are Shadows

Titolo: We Are Shadows
Autore: The Halo Effect
Nazione: Svezia
Genere: Death Melodico
Anno: 2025
Etichetta: Nuclear Blast

Formazione:

Niclas Engelin – Chitarra
Jesper Strömblad – Chitarra
Mikael Stanne – Voce
Peter Iwers – Basso
Daniel Svensson – Batteria


Tracce:

01. How The Gods Kill (Danzig cover) -Mikael Stanne
02. If You Were Here (Kent cover) – Peter Iwers
03. I Wanna Be Somebody (W.A.S.P. cover) – Jesper Strömblad
04. Dance With The Devil (Phenomena cover) – Niclas Engelin
05. Shoreline (Broder Daniel cover)  – Daniel Svensson


Voto del redattore HMW: 7,5/10

Visualizzazioni post:31

Dopo il successo del secondo album March Of The Unheard e il primo tour europeo da headliner, i THE HALO EFFECT tornano con We Are Shadows, un EP che apre una finestra sulle radici e sulla poliedricità dei suoi musicisti. Ogni membro ha scelto un brano che lo ha segnato, e il risultato è un viaggio attraverso influenze che non si limitano al metal, ma spaziano tra rock oscuro, pop svedese e sonorità anni ’80.

Le versioni proposte, più o meno personalizzate, funzionano bene. Nulla da eccepire sulla produzione, curata e potente come ci si aspetta da una band di questo calibro. L’unico rammarico? Che sia un EP: se avessero optato per due brani a testa, trasformando il progetto in un album di cover, la release sarebbe stata ancora più godibile.

Tra i pezzi, “How The Gods Kill” dei Danzig sembra cucito sulla voce di Mikael Stanne, mentre “Dance With The Devil” (Phenomena) è senza dubbio la traccia che colpisce di più, con il suo fascino retrò e la resa emotiva che la band riesce a trasmettere. Proprio bella!

Non mancano sorprese come “If You Were Here” dei Kent o “Shoreline” dei Broder Daniel, che rivelano sfumature inattese e raccontano quanto ampio sia l’orizzonte musicale dei membri del gruppo. Dei cinque brani proposti una delle anthem dei WASP é forse quella meno immediata da assimilare.

We Are Shadows non è solo una (breve) raccolta di cover, ma un invito a conoscere meglio i protagonisti del combo svedese, le loro passioni e le loro storie. Un assaggio che lascia la voglia di qualcosa di più.

Consigliato a chi ama il metal ma è curioso di scoprire le influenze che lo hanno plasmato, a chi apprezza le reinterpretazioni con personalità, e chi vuole conoscere il lato più intimo dei musicisti dietro il “Gothenburg Sound”.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.