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La provincia di Pavia è tristemente desolata in tema di festival dedicati all’heavy metal. Dallo scorso anno l’appassionato Paolo Scuri, con l’aiuto di sua moglie, si è preso a cuore questa situazione ed ha iniziato ad allestire “Italian Metal Legends”, giunto alla sua seconda edizione. A ridosso del festival abbiamo raggiunto Paolo per conoscere meglio lui e la sua “creatura”! Buona lettura!
Ciao Paolo e benvenuto sulle nostre web pagine! Non perdiamo tempo e andiamo subito al sodo: chi o cosa ti ha spinto a mettere in piedi la seconda edizione di “Italian Metal Legends”?
La passione che da sempre nutro per il Metal Italiano! Sinceramente l’anno scorso siamo rimasti un po’ delusi, anche se non è andata poi male ci si aspettava qualcosa di più per quanto riguarda l’affluenza di pubblico. Bisogna comunque puntualizzare che grandinava ovunque e possiamo comprendere che chi doveva muoversi da Milano, Alessandria, Piacenza o altre zone toccate dal maltempo abbia desistito. Solo a Bereguardo non è successo nulla, ma logicamente non lo si poteva prevedere. Non voglio capacitarmi del fatto che i Rockers Italiani snobbino il nostro Metal così stupidamente, per lo meno chi segue l’Heavy Metal da decenni.
Oltre a te, quante altre persone coinvolge la preparazione del Festival? Vorresti presentarcele?
Oltre a me, come sempre, c’è la mia compagna Patrizia che ha sempre seguito le band Italiane sin dagli anni ’80, allora eravamo solo amici ma ci si incontrava spessissimo a questo genere di eventi in ogni parte d’Italia, che fossero o meno organizzati da me. Per questa edizione ho coinvolto anche il mio vecchio amico Marco Melzi, col quale nei primissimi anni ’80 nacque l’idea della “MINOTAURO RECORDS”, io gli procuravo le band e lui ne produceva i dischi (in vinile naturalmente). I primi a vedere la luce grazie a questa etichetta furono SPITFIRE, REVENGE, STRANA OFFICINA e PAUL CHAIN VIOLET THEATRE.
Ammesso che ce ne siano, quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato nell’organizzazione di “Italian Metal Legends”?
Le difficoltà da superare sono sempre molte ma se ti arrendi è finita.
Il Bud, Paolo e Patrizia!
Rispetto alla precedente edizione, avete diminuito il numero di band giornaliere da quattro a tre. Come mai questa scelta? In base a quali criteri avete selezionato le band che saliranno sul palco? Ti va di presentarcele brevemente?
Abbiamo diminuito le band per problemi di orario. I permessi dei comuni per la musica dal vivo non superano, di norma, le 00.00 – 00.30, per cui abbiamo dovuto adeguarci. L’anno scorso al Boscaccio non avevamo questo problema essendo la location un locale privato sito sul parco del Ticino, non essendoci abitazioni nelle vicinanze gli unici che si sarebbero potuti lamentare erano i pesci … ma essendo muti … ha ha ha ha … Per quanto riguarda le band di quest’anno posso solo dirvi: ROCK’N’ROOOOOOLLL !!! Sono tutte grandissime, qualcuna recente, qualcuna storica, praticamente la stessa politica dello scorso anno.
E’ cambiata anche la location, seppur di pochi km: dal Boscaccio di Bereguardo ci si sposta all’Area Feste di Marcignago (PV), all’interno del “Beershow”. Sono cambiate anche le date, anticipando a giugno il 21 e il 22. Come mai questi spostamenti?
Non abbiamo nessun problema col proprietario del Boscaccio, è un nostro grande amico e collaboriamo con lui da anni. Semplicemente quest’anno ha impostato il programma estivo in maniera differente ed è giusto che sia così. Per quanto riguarda l’Area Feste di Marcignago vi abbiamo organizzato per una decina d’anni il “BEERSHOW”, una grande festa della birra che durava ben 10 giorni con spettacoli che variavano da concerti, a Cabaret, a Strip Tease ed altro. Vi suonarono nel ’95 anche i miei amici VANADIUM in una delle loro ultime performances. E’ un po’ come tornare a casa dopo 11 anni. E’ un ottima location con palco coperto e zona birreria e ristorante anch’essi completamente coperti. E’ una grande area, quindi venite pure in tantissimi che ci starete tutti … ha ha ha …
Paolo, Franco, Pino, Red Crotalo e Max!
Nel volantino che pubblicizza il Festival ho letto che ci sarà la possibilità di campeggiare, ci saranno stand.. vorresti raccontarci cosa troverà chi parteciperà ad “Italian Metal Legends”?
Già dall’anno scorso ci siamo accorti che un campeggio sarebbe stato utile, molta gente è venuta da lontano ed ha dovuto arrangiarsi sulle rive del Ticino. Quest’anno il problema è stato risolto, il campo sportivo di fronte all’Area Feste sarà a vostra disposizione, potrete piantare le tende ed usufruire di servizi igienici, docce comprese, potrete anche avere la prima colazione. Vi è anche un’area adiacente per chi avesse la fortuna di possedere un camper. Ci saranno tre stand di dischi, oltre agli stand delle band e, naturalmente, il nostro stand con le magliette di quest’anno, i prodotti della “MINOTAURO RECORDS” ed un bellissimo DVD dell’ITALIAN METAL LEGENDS 2012 (un piacevole ricordo per chi vi ha partecipato ed un ottimo acquisto per chi non ha potuto esserci).
“Italian Metal Legends” ha il grande merito di portare on stage, oltre a giovani bands affamate di palco, anche nomi non proprio semplici da vedere in azione dalle nostre parti: l’anno passato i Royal Air Force e i Revenge, quest’anno gli Hocculta.. hai avuto particolari difficoltà nel convincere qualcuna di queste band?
No. Con gli HOCCULTA ero già in parola sin dall’anno scorso, mi chiamò Massimo Lodini dicendomi che si stavano riformando ma purtroppo avevo già allestito il bill, quest’anno li ho contattati per primi.
Rispondimi senza pensarci troppo: della passata edizione, quali sono i primi ricordi che ti vengono in mente? Quali i momenti che ricordi con più piacere e quali, invece, quelli meno piacevoli?
I ricordi più piacevoli sono sicuramente quelli di aver riunito tutte quelle band di vecchi amici ed aver passato con loro momenti fantastici. I ricordi spiacevoli sono le nuvole che non si spostavano e la gente che mi telefonava da varie località per dirmi che da loro c’era il finimondo. Ripensandoci poteva andare peggio, devo dire che i veri Rockers esistono ancora, hanno sfidato le intemperie per amore del Metal. Questa si chiama passione!!! Sono stati grandissimi!!!
E invece cosa ti aspetti da questa seconda edizione?
E’ piuttosto scontato: che ci sia molta più gente! Queste manifestazioni non sono facili da organizzare ed i costi sono veramente alti, per non parlare della burocrazia. Quando si parla di Heavy Metal si parla del demonio, è difficile trovare le locations per questi eventi, servono i permessi di questo e di quello e fino alla fine hai sempre il timore che qualcosa vada storto e rischi di far saltare tutto. Probabilmente se la gente dimostrasse più interesse per questo genere le cose potrebbero cambiare. Ma è un discorso che faccio da decenni …
Paolo, tu vivi il metal italiano dai suoi primi passi, potresti tracciare un paragone, in generale, tra i tempi che furono e la situazione attuale? Cosa ricordi degli anni ottanta del metal italiano, in positivo ed in negativo?
Negli anni ’80 in Italia nacquero metal band di grande valore ma non essendoci gli attuali mezzi di comunicazione non ottenevano la visibilità che avrebbero meritato. Devo dire però che i “metallari” di allora erano molto più interessati a questo fenomeno, amavano veramente questo genere di musica e si interessavano anche delle band italiane, insomma l’Heavy Metal era una scuola di pensiero e non una moda come purtroppo tende ad essere ai giorni nostri, potevo preferire un genere di metal piuttosto di un altro ma non mi mettevo i paraocchi. Fatto sta che allora partiva un passaparola telefonico (logicamente col telefono di casa per la gioia dei genitori che pagavano le bollette … ha ha ha …) e ci si trovava in centinaia in qualsiasi posto, chi andava in moto, chi in macchina, in treno o in corriera se non addirittura in autostop, l’importante era incontrarsi per condividere stupendi momenti con altre persone che nutrivano la tua passione.
Secondo te, qual potrebbe essere il podio con le tre metal band italiane più sottovalutate di sempre?
Purtroppo le Metal Band Italiane sono tutte sottovalutate, lo dico con sincero dispiacere, ma è così. Non capisco però coloro che spendono 20 o più euro per andare ai concerti di band straniere emergenti che hanno l’unico vantaggio di essere appunto straniere, non hanno niente da invidiare alle nostre, anzi, mi è capitato di assistere a concerti veramente imbarazzanti di alcuni “fenomeni” nascenti. Eppure c’era pieno di gente. BOH!!!
Paolo e Patrizia “accerchiati” dai Royal Air Force!
Quali bands , invece, ti piacerebbe portare sul palco di un’ipotetica terza edizione del festival? Sia giovani che meno giovani!
Per adesso preferisco concentrarmi su questa edizione, lo stress accumulato basta e avanza … ha ha ha …
Paolo, che cosa ascolti tutti i giorni? Quali sono i tuoi gusti musicali?
Ascolto tutto il rock che ritengo meriti rispetto. Spesso e volentieri nel mio locale, il “ROADHOUSE PUB di Pavia” (ops… mi è scappata una pubblicità … ha ha ha…) metto cd di Metal Band italiane e noto con piacere che la gente apprezza e mi chiede informazioni in merito. Quindi non tutto è perduto! (Speriamo).
Bene Paolo, simo giunti alla conclusione! Grazie per il tuo tempo e per le risposte, per quanto mi riguarda ci vediamo all’”Italian Metal Legends”, questo spazio finale è tutto tuo: chiudi come ritieni opportuno!
Che dire? Ci siamo sbattuti per trovare un area con tanto di campeggio, servizio cucina dove potrete mangiare e bere sia a mezzogiorno che alla sera, inoltre Marcignago è facilmente raggiungibile con corriere che partono ogni ora da Pavia e da Milano, una delle fermate è proprio davanti all’ingresso dell’ ITALIAN METAL LEGENDS 2013. Per chi arriva in auto : Autostrada A7 – uscita Bereguardo e poi seguite le indicazioni ITALIAN METAL LEGENDS (non potete sbagliare). Il palco è coperto ed anche tutta la zona birreria e ristorante. Ascolterete grande musica ad un prezzo popolare e passerete due giornate con gente che condivide la passione per il Metal. Noi vi aspettiamo numerosi, solo così potremo pensare di proporre una terza edizione.
Ciao Gianluca e grazie per questa chiacchierata. Ti aspetto come sempre. E’ bello sapere che ci sono persone come te.