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06/06/2013 : Ghost B.C. (Zona Roveri, Bologna)
Presso lo Zona Roveri, uno dei migliori locali bolognesi adibiti ai live, i Ghost B.C. hanno fatto la loro prima “apparizione” nel nostro paese: il pubblico, seppur non numerosissimo (complice le altre due date della band a Roma e al Sonisphere), ha tributato al lugubre combo lunghi applausi di approvazione.
Ma andiamo con ordine; prima degli svedesi, infatti, è toccato ai nostrani ECHOTIME calcare le assi del locale felsineo.
La band, fresca del nuovo album “Genuine”, tecnicamente ineccepibile e dedita alla cura dei dettagli anche per quanto riguarda l’aspetto scenografico, ha proposto un buon power/prog-metal influenzato principalmente da Dream Theater e Rhapsody, ma che è risultato sin troppo distante dal decadente mood emanato dagli headliner.
Cambio di palco, le luci si abbassano e parte quella che ormai è l’intro ufficiale dei GHOST B.C., “Masked Ball”, brano della compositrice Jocelyn Pook, tratto dalla colonna sonora di “Eyes Wide Shut” di Kubrick; il pubblico inzia a scaldarsi, si assiepa sotto il palco e quando parte il coro di “Infestissumam”, sulla quale fanno la loro entrata i cinque Nameless Ghouls, esplode in un boato.
Secondo boato anche per la comparsa di Papa Emeritus II che dà inizio alle danze con “Per Aspera Ad Inferi”: i suoni sono piuttosto buoni e la presenza magnetica del frontman attira su di sé sguardi e foto.
“Con Clavi Con Dio”, “Prime Mover” e la splendida “Elizabeth” rappresentano un apprezzato tuffo nel recente passato della band, per la gioia di un pubblico veramente partecipe (c’erano ragazzi che conoscevano a memoria l’intero repertorio del gruppo!).
Il misterioso frontman/pontefice, che sfoggia tonaca, tiara e pastorale (tutti marchiati con il logo dei Ghost) e una maschera demoniaca comprensiva di lenti a contatto, si muove con sicurezza sul palco, sfoggiando anche discrete doti teatrali, mentre i neri e occulti compari ricreano la giusta colonna sonora di quella che, il più delle volte, più che un concerto pare una messa nera.
Anche il singolo “Secular Haze” riscuote molto successo, così come la strumentale “Genesis”, ma forse il meglio i Ghost B.C. lo serbano a fine concerto, con “Ghuleh/Zombie Queen” e “Monstrance Clock”, brani evocativi e infarciti di incredibili melodie.
Ottima prova per quella che non è solo un’allegra mascherata (come i mediocri Lordi, per intenderci), ma una delle band più interessanti dell’odierno panorama metal.
E quelli che continuano a snobbarli… beh …peggio per loro, non sanno quello che si sono persi!
Setlist:
- Infestissumam
- Per Aspera Ad Inferi
- Con Clavi Con Dio
- Prime Mover
- Eizabeth
- Secular Haze
- Body And Blood
- Stand By Him
- Death Knell
- Satan Prayer
- Genesis
- Year Zero
- Ritual
- Ghuleh/Zombie Queen
- Monstrance Clock
Tutte le foto sono di GLORIA SOVERINI. Un ringraziamento a lei e al locale Zona Roveri per la disponibilità.