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L’album “Wild Card” segna il ritorno dei ReVamp, band creata da Floor Jansen in seguito al termine della sua avventura con gli After Forever. E gran parte del successo è merito proprio di questa bella e soprattutto brava cantante olandese che, grazie al proprio talento e al carisma, oltre a fondare band di importanza rilevante per un genere che si sta espandendo sempre di più, è riuscita a guadagnarsi anche la posizione più ambita, ovvero quella già occupata da Tarja Turunen e poi da Anette Olzon nei Nightwish. Nonostante questo traguardo importante, la Jansen ha deciso di continuare anche il lavoro già iniziato con i ReVamp, che hanno alle spalle un album omonimo, tornando sulla scena metal più forte di prima dopo un esaurimento nervoso che l’ha tenuta lontana dai palchi del mondo per circa due anni. Proprio da questo spiacevole avvenimento derivano i testi dei brani di questo album, che riportano un’esperienza del tutto personale e sono caratterizati da una profonda indagine psicologica. Tre brani, infatti, costituiscono le parti di quella che potremmo chiamare una “trilogia”, denominata “The Anatomy Of A Nervous Breakdown” (L’anatomia di un esaurimento nervoso), e che è forse la parte migliore e più originale all’interno dell’album.
Nonostante l’abilità dei colleghi che la accompagnano, ciò che risalta di più in ogni brano è la voce, varia ma sempre impeccabile e piena di passione, di una cantante che vuole sfruttare al meglio tutte le proprie potenzialità, spaziando fra i generi e sperimentando diverse tecniche vocali fino ad arrivare, in certi momenti, quasi alla recitazione (“Misery’s No Crime”). Non mancano parti in lirico che ricordano il glorioso passato dei Nightwish con la Turunen (“Precibus”) o ballate toccanti (“Distorted Lullabies”) , ma la maggior parte dell’album è interpretato da una Floor grintosa e piena di energie, che ha voglia di gridare al mondo tutto ciò che ha dentro di sè.
Non mancano nemmeno interventi in growl, tra cui spicca quello eseguito da Mark Jansen, ex compagno d’avventura negli After Forever ed ora chitarrista degli Epica, in “Misery’s No Crime”.
Da notare anche l’intervento di Devin Townsend in “The Anatomy Of A Nervous Breakdown: Neurasthenia”.
Come spiega la stessa Floor, il titolo “Wild Card” (che si potrebbe tradurre con “Jolly”, la carta che in molti giochi può assumere il valore di qualsiasi altra) si riferisce a qualcosa di imprevedibile, come questo album, pieno di sorprese e sfumature. Un lavoro che sicuramente non delude, anche se forse non sarebbe male, la prossima volta, lasciare un po’ di spazio anche al resto della band. In ogni caso, brava Floor!
Tracklist:
01. The Anatomy Of A Nervous Breakdown: On The Sideline
02. The Anatomy Of A Nervous Breakdown: The Limbic System
03. Wild Card
04. Precibus
05. Nothing
06. The Anatomy Of A Nervous Breakdown: Neurasthenia
07. Distorted Lullabies
08. Amendatory
09. I Can Become
10. Misery’s No Crime
11. Wolf And Dog
Line-Up:
Floor Jansen – Voce
Arjan Rijnen – Chitarra
Jord Otto – Chitarra
Henk Vonk – Basso
Ruben Wijga – Tastiere
Matthias Landes – Batteria
Sito ufficiale: http://revampmusic.com/
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