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Tutto il mondo (metal) è paese? Eh, pare proprio di sì. I Killjoy provengono dall’underground polacco e hanno molte storie da raccontare. Problemi con le etichette, con i locali, con la religione e con il pay-to-play. A tutti coloro che sgomitano nell’underground, sia esso italiano o straniero, vanno tutti i nostri complimenti e un grande “in bocca al lupo”. Non mollate mai! E intanto leggetevi questa corposa intervista!
Ciao ragazzi e benvenuti sul nostro sito! Direi di partire raccontandoci chi siete e parlandoci della storia della band!
Ciao! La band inizia i suoi primi passi nel 1998, abbiamo creato il primo nucleo del gruppo con questa line-up:
-Wojciech Bujoczek (vocal)
-Adam Rogowicz (chitarra)
-Marek Ludwicki (chitarra)
-Wojciech Gajda (bass)
-Adrian Ruda (drummer) sostituito dopo poco tempo da Marcin Bruner.
All’inizio suonavamo brani hard rock, però dopo poco tempo ci siamo accorti che stavamo tendendo verso l’heavy metal più puro. Ricordo che registrammo il nostro primo maxi singolo “DRUG CALLED REALITY”.
All’epoca i tempi erano diversi, la musica girava molto di più, si poteva sentire nelle radio locali, giravano interviste cartacee, per noi era già una cosa importante. Erano tempi in cui nessuno sapeva cos’era Myspace, senza nemmeno parlare del più famoso Facebook. Nel 2004 iniziammo a registrare il mini album “BACK TO THE PAST”: musicalmente era un altro tipo di metal, anche se non avevamo deciso di cambiare, cercavamo solo di suonare un po’ più forte e di seguire l’onda dei pezzi che man mano componevamo.
Nel 2005 arrivò il nostro grande momento, iniziammo a fare passi verso studi discografici e a registrare il nostro primo album. Con l’aiuto della casa discografica tedesca SharkReck nel 2006 uscì il disco “ENEMIGO”, compreso il videoclip. Oltre alla Germania, l’album uscì anche in Polonia grazie ad una delle più grandi case discografiche polacche dell’epoca, la MetalMind.
Per noi sono stati tempi d’oro, non solo per via dell’album e del video, ma sopratutto perchè facevamo tantissimi concerti e avevamo un contatto visivo e verbale con il pubblico. Spesso si suonava nei pub o piccoli locali per poche persone, il giorno dopo ci trovavamo nello stadio a fare da supporto per gruppi più grossi, ma l’importante era suonare, suonare per un pubblico piccolo o grande non importava… finalmente potevamo esibirci dal vivo, avendo anche un album in mano. Ovviamente non ci siamo mai accontentati, volevamo andare avanti, facendo i concerti preparavamo anche il materiale per il nuovo disco. Nel 2007 abbiamo registrato il nuovo album “LICENSED TO SIN” (e anche qui un grande GRAZIE ad Alessio che ha fatto la recensione di quell’album). Dopo la registrazione di quell’album abbiamo sentito che stavamo andando ancora più avanti, più fan, più persone ai concerti, non potevamo sperare meglio. Purtroppo, però, nella nostra band iniziavano ad arrivare le nuvole nere. Il nostro batterista fu costretto a lasciare la band per una malattia, cercammo un sostituto temporaneo e trovammo Marcel Lorato (metà polacco, metà italiano). Cominciò ad imparare i pezzi e dopo un po’ di tempo arrivò una notizia tragica: il nostro vecchio batterista era morto in un incidente.
La sfortuna non ci abbandonava, il disco era pronto, ma noi non riuscivamo a trovare nessuna casa discografica. Erano i tempi in cui la musica veniva “rubata” e sfruttata in mp3 e le varie etichette cominciavano ad avere meno soldi da investire. Chi era famoso sul mercato poteva ancora permettersi di fare tanto, mentre una band come la nostra non aveva grosse speranze.
Comunque sia non ci siamo dati per vinti, facevamo ancora piccoli concerti, scrivevamo i testi e la musica per un potenziale nuovo album, ma ormai anche le relazioni tra noi non erano buone. Il nostro bassista se ne andò, sostituito da Krzysztof Klosek. Verso la fine del 2010 la sfortuna pareva averci lasciato, fu un bel periodo con diversi concerti e una buona accoglienza. Poi però la band è finita in stand-by nel 2011, in quell’anno non abbiamo fatto nulla.
Nel 2012 c’è stata una svolta inaspettata, finalmente abbiamo trovato la persona che ci ha dato la speranza per poter registrare in studio un pò di “vecchio” materiale… nel frattempo dovevamo trovare un altro bassista, che sarebbe Jakub Loranty. Abbiamo firmato il contratto per il nuovo album e nello stesso momento anche il contratto con l’agenzia che ci organizzava i concerti. Il Cd ha avuto un buon successo, abbiamo suonato anche dal vivo, dopo una bella pausa ma piano piano tutto andava verso il meglio. Doveva essere bello e colorato, invece di nuovo sfortuna. L’etichetta non ha fatto nulla per promuovere il disco, altri concerti che dovevamo suonare sono stati cancellati… In quel momento tutti abbiamo detto basta, ma non abbiamo sospeso la nostra attivita, io compongo sempre musica, Bujo (vocal) scrive i testi in inglese e anche se i tempi sono duri noi ci proviamo.
Il vostro ultimo album “LICENSED TO SIN” è del 2012. Qual è il vostro stato attuale? State componendo i nuovi pezzi?
Come ho già detto prima “LICENSED TO SIN” è uscito come album nel 2012, però è stato registrato nel 2007, non è a tutti gli effetti un disco con brani nuovi visto che avevano già qualche anno. Nel 2014 abbiamo fatto un pò di prove e tutti siamo stati d’accordo sul fatto di rinfrescare tutto il materiale che abbiamo scritto vocalmente e musicalmente dopo la registrazione di “LICENSED TO SIN”, ma non era roba da poco.
Abbiamo fatto una selezione tra i pezzi e abbiamo scelto quelli più interessanti, ho scritto un po’ di musica, ho iniziato a scrivere i testi e praticamente a maggio (11-12) di quest’ anno il batterista è entrato in studio per registrare. Ci piacerebbe finire tutto il più presto possibile, ma purtroppo la parte che manca, come sempre, è quella economica. Cerchiamo dappertutto persone che possano sponsorizzare il nostro progetto ma con i tempi che corrono non è facile. I concerti purtroppo sono fuori discusione, perchè dobbiamo di nuovo trovare un equilibrio come band. Per adesso ci concentriamo nel registrare il nuovo materiale per il nostro nuovo album. Sicuramente tante band avrebbe già lasciato stare, ma noi siamo testardi e crediamo che riusciremo a registrare tutto in studio, anche se economicamente è una spesa. Non contiamo sul fatto di trovare un’etichetta per promuovere il disco, piuttosto lo metteremo su internet, ormai è uno standard per le band come la nostra, è l’unico modo per essere ascoltati e forse “guadagnare” qualche nuovo fan.
Ho descritto la vostra musica come un mix tra il metal del passato e quello più moderno, con i Pantera come una delle vostre grandi influenze. Secondo voi è giusto?
I Pantera hanno sempre avuto una grande influenza su ognuno di noi. Io sono anche molto influenzato da Metallica, Machine Head, Death, System Of A Down e sui dischi sicuramente si sente perchè la musica la compongo io. Negli scorsi anni abbiamo fatto quasi sempre delle loro cover durante i live. Mi piacerebbe anche mettere nel nuovo album un loro pezzo, chiaramente personalizzato a modo nostro!
Spesso quando scrivono le recensioni su di noi dicono che siamo una thrash metal band, ma noi ci sentiamo vicini anche al metal classico, non vorremmo essere identificati con un solo genere, ci sembra un po’ restrittivo!
Quali sono stati finora i momenti più belli della vostra carriera con i Killjoy?
Eh! Ci sono stati tantissimi momenti belli, ma quelli più particolari che si ricordano anche dopo anni sono collegati a dei concerti. Sicuramente nella memoria rimangono i momenti di quando il pubblico canta i pezzi insieme a noi, non parlo di cover di un gruppo famoso, ma proprio dei nostri pezzi… Mi rimane sicuramente un bellissimo ricordo della serata del nostro quinto anniversario, dove abbiamo invitato varie band famose tipo KAT, ACID DRINKERS, ecc. Abbiamo cantato insieme i nostri pezzi ed è stato un momento emozionante. Altri momenti belli riguardano gli incontri con la gente, con i propri fan, avere con loro un contatto, stringere la mano, scambiare due chiacchiere… questi sono momenti belli, credo per ognuno dei musicisti.
Le registrazioni in studio invece non sono per me un gran divertimento, anche se qualche momento bello c’è stato anche in quei casi. Quelle di “LICENSED TO SIN” sono state per me una vera battaglia, dovevo (e non solo io) unire il lavoro, la vita privata e le registrazioni… è stato davvero molto faticoso. Però, aggiungo, non abbiamo fatto un semplice disco, ma un disco METAL, quindi DEVE essere faticoso, ahah!
Com’è la scena underground nella vostra zona? Ci sono band e metallari che seguono i concerti?
La scena underground in Polonia è molto forte, in tutti i sottogeneri del metal. Non dobbiamo cercare lontano, abbiamo gruppi molto famosi nel mondo (non solo in Polonia) come BEHEMOTH, VADER, HATE o DECAPITATED, grandi rappresentanti della scena metal estrema polacca. Oltre a loro ci sono tanti altri gruppi validi in altri generi che non riescono ad emergere e alcuni, presi dallo sconforto, si sciolgono.
Quando negli anni novanta abbiamo iniziato a suonare eravamo in pochi, ma quei gruppi di allora esistono ancora. Alcuni suonano più di altri, fanno più concerti, registrano più album, ma ci sono ancora tutti. I fan si trovano sempre, sono quelli che ci seguono da anni, che non mancheranno mai, spesso vengono ad ascoltarci già con i propri figli e se lo fanno ancora oggi significa che amano quello stile e sopratutto amano la musica. Noi apprezziamo tantissimo la gente come loro. Anch’io frequento – quando posso – i concerti che mi piacciono, o i festival che durano tutto il giorno, ormai anche mio figlio è influenzato da questo mondo e molto spesso andiamo vedere i concerti insieme, è una cosa emozionante per un genitore… e non penso di smettere mai.
Nella vostra zona è facile trovare posti dove poter suonare?
Da parecchio non facciamo concerti, ma ci sono posti dove si può suonare. Ora ci sono tante band che vogliono suonare e si fa una mini guerra, chi suona meglio ha la possibilità di entrare in un pub o locale e fare live, farsi conoscere. Spesso si fanno i manifesti, ovviamente chi è migliore suona come ultimo e ha più tempo… Spesso la band che vuole farsi conoscere non verrà pagata anche se sono stati invitati da un organizzatore della serata, già l’invito vale come un “potenziale pagamento”. Oppure la band più famosa dalla zona può provare a fare da spalla ad una band estera di passaggio, così facendo deve pagare una quota all’organizzatore, questa è la triste realtà.
Noi – anche se ultimamente siamo abbastanza presi a registrare il nuovo materiale – abbiamo avuto vari inviti per fare concerti, tutti però senza essere pagati, ma come ho già detto per noi è molto importante suonare e avere un contatto con il pubblico.
Parliamo del futuro: quali saranno i vostri prossimi passi?
Non appena saranno terminate le registrazioni del nuovo disco ci ritroveremo tutti per riascoltare i pezzi, sceglieremo le canzoni che ci piacciono di più per avere una setlist completa e inizieremo a contattare le persone che ci hanno già fatto le proposte per i concerti. Dovremo cercare anche una agenzia per farci fare un po’ di promozione, così da trovare nuovi posti per poter suonare. Già una volta, dopo l’uscita del disco, ci fu la possibilità di fare un tour in Polonia, speriamo che la cosa si possa ripetere anche se sarà difficile coprire le spese per un tour intero, non siamo ancora riusciti a pagare lo studio di registrazione. Ognuno di noi ha un lavoro che purtroppo non permette di viaggiare per suonare.
Anche i gruppi che hanno tanto successo non si possono permettere di fare concerti durante la settimana, iniziano il venerdi e finiscono domenica notte, per poi continuare la propria vita lavorativa e privata.
Se riuscissimo ad avere una opportunità del genere sicuramente ognuno di noi Killjoy sarebbe più che contento, ma per adesso sono passi da gigante, l’importante ora è registrare nuovo materiale e trovare i fondi per poter andare avanti.
Appena riusciremo a trovare un pò di soldi abbiamo già l’idea per registrare un nuovo video. Anche questo è un passo da gigante ma ci proveremo, forse con aiuto dei fan, o con qualche sponsor. Me lo auguro.
Conoscete band heavy metal italiane?
Naturalmente sì, conosco molto bene i pezzi dei Lacuna Coil, ho a casa anche vari cd. Per due volte sono riuscito a vederli dal vivo in Polonia, ovviamente appena ritornano andrò a vederli per la terza volta. Qualche mese fa ho visto una band italiana di nome Fleshgod Apocalypse, loro però sono più estremi dei Lacuna Coil, ahah! Conosco Rhapsody Of Fire, Theatres Des Vampires, Death SS, alla fine degli anni ’80 erano molto popolari anche i Bulldozer, qualche anno fa fecero anche un tour in Polonia.
La Polonia, come L’Italia, è un paese profondamente religioso.Ci sono ancora pregiudizi verso i metallari come modo di vestire, capelli lunghi, “musica del demonio” ecc. o quel periodo è passato?
Purtroppo la cosa è ancora un problema e recentemente ha colpito sopratutto i Behemoth. Nel 2007 Nergal, durante un concerto, strappò alcune pagine della Bibbia e finì sotto processo. Il tribunale lo dichiarò innocente, ma la procura ha chiesto di rifare il processo perchè questa conclusione non è andata giù alle tante persone legate alla Chiesa cattolica. La cosa pare essere ancora in ballo nonostante siano passati otto anni. Qui ci sono ancora tanti fanatici della Chiesa che vedono il rock come musica del Diavolo. Spesso davanti ai club o agli altri posti dove suonano i gruppi che fanno heavy metal ci sono proteste da parte di fanatici cattolici, la gente è malata da quel punto di vista… A volte riescono ad ottenere quello che vogliono, cioè l’annullamento del concerto…. Questo è un fanatismo malato.
Tanti giovani, persone credenti si allontanano dalla Chiesa per questo motivo, provano solo antipatia per quella “istituzione”. Vi faccio ridere, ma c’è una lista di band che non dovrebbero esserci ascoltate, e la lista è stata preparata da un prete… ascoltate che gruppi sono pericolosi per i giovani: Lacuna Coil, Nightwish, Pink Floyd, Rolling Stones…ecc. non scrivo di più perchè mi viene da ridere… malattia.
Anche se noi Killjoy non abbiamo nei nostri testi nulla contro la Chiesa e nulla contro Dio abbiamo avuto i nostri problemi: uno dei più spiacevoli riguarda la morte del nostro batterista.. il prete non voleva fare il funerale perchè secondo lui il defunto aveva suonato in un gruppo satanista e diabolico. Per fortuna il quel periodo ci fu un programma televisivo che sdoganò un po’ la cosa e riuscì a fargli cambiare idea. Ci furono problemi anche dopo la diffusione del nostro video “Nothing Now” . La nostra intenzione era scherzosa, ma tante persone non l’hanno pensata così e da allora non siamo più riusciti a suonare nella nostra città. Come vedi la Chiesa è forte in Polonia è spesso ci sono fanatici che riescono ad ottenere quello che vogliono.
Conosciamo gruppi polacchi famosi in campo estremo (Behemoth, Vader, Decapitated). Ce ne volete citare altri, anche più classicamente heavy?
E’ difficile scegliere solo una o due band polacche, perchè ce ne sono tante che meritano di essere nominate. Ti presento due gruppi che valgono tanto e meritano di essere ascoltati e conosciuti. Per primi gli ACID DRINKERS, secondo me una delle band metal più famose in Polonia che ormai suonano da anni. Il loro primo disco è stato registrato nel 1990, come puoi capire sono già da parecchi anni nella scena metal polacca. Gli Acid Drinkers in tutti questi anni non hanno avuto nessuna pausa, nemmeno momenti deboli o crisi. In generale la loro musica si può paragonare al thrash metal. Fanno tanti concerti, sono molto energici e quasi sempre i posti dove suonano sono pieni di gente. Come Killjoy abbiamo avuto l’onore di aprire per loro. Nel nostro CD “ENEMIGO” il cantante degli Acid Drinkers (di soprannome TITUS) ci ha fatto un gran regalo e ha cantato la title-track assieme al nostro cantante. Per loro sfortuna non sono riusciti a farsi conoscere fuori dalla Polonia.
Dalla loro discografia vi consiglierei di ascoltare “INFERNAL CONNECTION” del 1994 e anche “VERSES OF STEEL” del 2008.
Ci sarebbe da presentarvi oltre agli Acid Drinkers un’altra band: i VIRGIN SNATCH. L’anno scorso hanno registrato un disco molto diffuso in Polonia, “WE SERVE NO ONE”. Come gli Acid Drinkers anche loro suonano thrash metal paragonabile a quello dei Testament. Il cantante è molto bravo, sa usare sia il growl che il pulito. Praticamente quello che caratterizza la musica thrash americana si può trovare nei pezzi dei VIRGIN SNATCH. Il loro primo bassista, Pawel Maciwoda, attualmente suona negli Scorpions.
Ci sono tante band che potrei ancora nominare, ho scelte quelle che ci piacciono, che fanno bei pezzi e che privatamente sono piacevoli e simpatiche.
L’intervista è finita, vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato e lascio a voi l’ultima parola per i saluti!
Alla fine di questa intervista vorrei ringraziare tantissimo te, Alessio, che ci hai dato questa opportunità di essere intervistati e sopratutto conosciuti sul vostro sito HEAVY METAL WEBZINE!
Salutiamo tutti coloro che leggeranno questa intervista e non solo. Vi invito ad ascoltare e a conoscere la nostra musica.
Forse, lo spero tanto, un giorno riusciremo a fare un concerto nel vostro Paese, magari di supporto a qualche gruppo italiano o polacco.
Stay heavy \ m /
Sito ufficiale: http://www.killjoy2.webd.pl
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