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Secondo album per gli americani Mind Maze: il combo a stelle e strisce presenta otto canzoni a cavallo fra power e prog di stampo U.S.A. (leggasi Symphony X), mancando a mio avviso l’obiettivo.
Tecnicamente non c’è nulla da discutere, quello che manca a “Back From The Edge” è semplicemente una cosa: la FANTASIA.
Siamo di fronte a musicisti preparati, l’ugola di Sarah è buona ed abbastanza carismatica, ma i lati positivi si fermano qui: non trovo, in nessuna delle canzoni, spunti interessanti o tentativi di evadere dai soliti stereotipi del genere.
A mio avviso, poi, la scelta di affidarsi ad un bassista (ottimo) come Mike LePond non è stata azzeccata, visto che il classico sound di Mark fa pendere ancora di più l’asticella verso il già sentito: “The Machine Stops”, per esempio, si avvicina molto al sound di “The Accolade” dei già citati Symphony X.
In definitiva “Back From The Edge” non è nulla di speciale: vi consiglio di rivolgere la vostra attenzione verso uscite molto più valide e soddisfacenti…
Tracklist:
01. Back from the Edge
02. Through the Open Door
03. Moment of Flight
04. Dreamwalker
05. The Machine Stops
06. Consequence of Choice
07. End of Eternity
08. Onward (Destiny Calls II)
Line Up:
Sarah Teets – Vocals
Jeff Teets – Guitars, Backing Vocals
Kalin Schweizerhof – Drums
Mike LePond – Bass (session)
Sito ufficiale: www.mindmazeband.com
Facebook: https://www.facebook.com/mindmazeband
Etichetta Inner Wound Recordings – http://www.innerwound.com