Ammunition – Ammunition (2018)

Titolo: Ammunition
Autore: Ammunition
Genere: Hair Metal
Anno: 2018
Voto del redattore HMW: 7,5
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Un’altra nuova band che suona del buon hair metal agli inizi del 2018? Ebbene sì, fortunatamente cominciamo bene l’anno nuovo con gli Ammunition, che non sono proprio di primo pelo, ma continuano imperterriti il loro cammino pubblicando, dopo l’acclamato album di debutto (prodotto in modo indipendente) “Shanghaied” del 2015, il loro secondo omonimo lavoro, grazie al supporto della Frontiers Records, riempendoci di cartucce per revolver ma soprattutto di rock and roll, glam e melodia a tonnellate in pieno stile street metal.
La band ha i suoi perni nell’ottimo vocalist Age Sten Nilsen (ex cantante Wig Wam) e nel talentuoso Erik Martensson (Eclipse, W.E.T., Nordic Union). Collaborano l’ex bassista dei TNT e dei Jack In The Box Victor Cito Borge, il tastierista Lasse Finbraten (Circus Maximus, ex Wig Wam), lo skinsman Magnus Ulfstedt (Eclipse) e l’eccezionale chitarrista Jon Pettersen. Gli armaioli norvegesi si sono fatti, negli ultimi tempi, una buona reputazione come una incredibile formazione live girovagando per tanti festival facendosi conoscere il più possibile e dimostrando tutta la loro attitudine e bravura sul palco.
Il primo assaggio della loro musica inserita in questo nuovo album è stato rilasciato all’inizio dell’anno, con l’allegra, rockettara e fischiettante “Wrecking Crew”, che con i suoi cori è arrivata nelle classifiche norvegesi, portando le “munizioni” scandinave al gran finale dell’Eurovision norvegese e questo ci fa capire di che pasta siano i nostri vichinghi. Niente male per questi ragazzi, che forti della loro esperienza propongono all’ascoltatore un hard rock melodico molto vicino al glam made in USA anni ’80, molto influenzato dai Guns And Roses degli inizi e dai gruppi californiani degli Eighties. Musicalmente non sono troppo lontani da quello che era il suono del marchio dei Wig Wam anche se un po’ più ruvidi e leggermente più aggiornati come nell’iniziale e super melodica “Time”, ma ancora carichi di ritornelli raffinati e di enormi carichi di fuoco!
Segnalo le belle armionie vocali del frontman in “Freedom Finder” e l‘ottimo refrain coinvolgente del pezzo, con un assolo di Pettersen veramente formidabile che lascia di stucco per l’esecuzione.
I sei artisti hanno la capacità in questo platter di trascinarci con successo con i loro strumenti e la loro classe nel loro sporco mondo fatto di un sound vecchio stile ma rivisitato in chiave moderna dando così un futuro al genere che qualcuno in passato aveva dato per morto e sepolto, ma che con queste undici canzoni infangate riportano in auge dando respiro e speranza a tutto il movimento. Ne è un esempio il western emozionante di “Eye For An Eye”, che in verità rallenta i ritmi del disco con un suono vicino, addirittura, a quello melodico degli inglesi Ten creando un’atmosfera diversa e originale rispetto alla varietà delle altre opere proposte in tutto il lavoro.
Sono poi folgorato dalla semi ballata “Miss Summertime”, che esalta la voce di Nilsen ma soprattutto celebra l’ottimo connubio delle due chitarre di Pettersen e di Martensson. Insomma un altro brano interessante e coinvolgente da ascoltare all’infinito.
E’ interessante e difficile sentire, tra i vari gruppi legati a questo genere, nella diversità dei pezzi presentati, suoni ed emozioni uniche che ti portano a non stare fermo un minuto dalla sedia, ad alzarti e a far finta di suonare con la prima cosa che ti capita di trovare in casa. Purtroppo la parte finale del platter contiene dei pezzi non eccezionali che ritengo siano nella media, ma in generale il disco si ascolta piacevolmente dall’inizio alla fine. La sezione ritmica e quella chitarristica sono in perfetta sintonia tra di loro in un’unione che in studio di registrazione risulta perfetta, promettendo botti e scintille dal vivo durante il loro tour promozionale.
A proposito, a breve li vedremo in Italia dal vivo ad aprile al Frontiers Rock Festival e non vedo l’ora di apprezzarli e ascoltarli in tutta la loro potenza e magnificenza, perché sono convinto che lasceranno il segno al pubblico italiano durante la loro esibizione. Quindi non mancate perché riempiranno il nostro cervello di note e di piombo, sparato a bruciapelo senza pietà.
E’ nata una nuova stella nel firmamento rock? Ancora è presto per dirlo. Certo le basi ci sono tutte e per il momento godiamoceli in santa pace – o se volete in santabarbara – perché gli Ammunition sono carichi di esplosivo e munizioni di ogni tipo, pronti per fare saltare in aria le nostre titubanze e la nostra polveriera musicale fatta a volte di gruppi non all’altezza della situazione. Il loro incredibile e micidiale arsenale è a nostra disposizione, spetta a noi a questo punto accendere la miccia detonante comprando questa bomba di disco.

Tracklist:

1 – Time
2 – Freedom Finder
3 – Virtual Reality Boy
4 – Gung Ho ( I Told You So)
5 – Eye For An Eye
6 – Tear Your City Down
7 – Caveman
8 – Wrecking Crew
9 – Miss Summertime
10 – Bad Bones
11 – Klondike

Line-up:

Erik Martensoon –  chitarra, basso, tastiera e voce
Victor Cito Borge – basso
Jon Pettersen – chitarra
Lasse Finbrathen – tastiera
Age Sten Nilsen – voce
Magnus Ulfstedt – batteria

Facebook: https://it-it.facebook.com/ammunitionofficial
Etichetta Frontiers Records – http://www.frontiers.it

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