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Terzo disco autoprodotto per gli Arya, band italiana dedita ad un prog metal con elementi post metal, experimental e math core. Tante le band citate dal gruppo riminese (Tesseract, Karnivool, The Contorsionist, Radiohead, Bent Knee) come influenze nel sound: io per la particolarità dell’interpretazione vocale aggiungo i White Willow di un decennio orsono.
Le dieci canzoni proposte presentano luci ed ombre, sprazzi di genio e passaggi a vuoto: “Endesires” è un platter complesso, che ha bisogno di tanti ascolti per essere compreso appieno. Le influenze e gli stili presenti a volte risultano essere troppi, tanto da risultare controproducenti: a mio parere in qualche canzone sarebbe bene non esagerare con la sperimentazione, o comunque sperimentare ma cercando una via più omogenea ed organica.
Per il resto il gruppo tecnicamente è ben preparato e riesce a tenere saldamente le redini delle canzoni: lo stile di Clara è molto particolare e ben si sposa con la complessità dei brani, magari qualche volta sarebbe interessante vedere la singer alle prese con altre linee melodiche magari più convenzionali.
In definitiva “Endesires” si fa apprezzare perchè osa anche se a volte in modo troppo irruento: diamo comunque ai ragazzi il tempo di crescere e migliorare disco dopo disco, sperando che prima o poi qualcuno si accorga di loro…
Tracklist:
01. IKG
02. And Don’t Blame Us
03. Late Bloomer
04. Neces
05. Vita
06. Pain Angel
07. Apple Body
08. In Marble
09. Quit Dreaming Now
10. Everlasting (END)
Line Up:
Clara J. Pagliero: lead vocals
Simone Succi: guitar, vocals
Luca Pasini: guitar, vocals
Namig Musayev: bass
Alessandro Crociati: drums
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