06/12/2018 : Kreator + Dimmu Borgir + Hatebreed + Bloodbath (Milano)


Visualizzazioni post:2597

06/12/2018 : Kreator + Dimmu Borgir + Hatebreed + Bloodbath (Milano)

La marcia dei… Mille, caos all’Alcatraz !!!

Eccoci belli carichi stasera alla famosa discoteca di Milano per assistere all’unica data italiana dell'”European Apocalypse Tour” iniziato una settimana fa, che vede come protagonisti i leggendari Kreator, dominatori assoluti della scena thrash metal tedesca degli ultimi 35 anni, capitanati da Mille Petrozza. Il bill di questa serata comprende Dimmu Borgir, Hatebreed e Bloodbath, gruppi della scena metal più contemporanea, fatto che permette di divertirsi alla grande, sia gli oldschool metalheads, ma anche quelli più giovani.

Il ballo lo aprono stasera i Bloodbath, supergruppo death metal dalla Svezia che ha pubblicato il quinto album “The Arrow Of Satan Is Drawn” circa un mese fa. L’antipasto “sanguinolento” di questa serata è  davvero efficace, il pubblico contentissimo si esibisce nel solito headbanging. La carica dei fans – che vede esibirsi sul palco musicisti davvero molto esperti e noti nel campo death metal – è al massimo e chissà cosa ci aspetta alla fine di questa serata con le fiamme accese da subito. Nick Holmes alla voce, noto dai Paradise Lost, due membri dei Katatonia alla chitarra e al basso, cosa in più potrebbe chiedere un fan del death metal?  Termina qui questo “bagno di sangue” come suggerito sia dal nome ma anche dal look dei membri del gruppo sul palco che si sono esibiti davvero alla grande, lasciando pienamente soddisfatti i fans del genere.

Setlist:

Fleuschmann
Let The Stillborn Come To Me
So You Die
Bloodicide
Outnumbering The Day
Chainsaw Lullaby
Eaten

Come seconda band di questa serata si esibisce il quintetto del Connecticut, noto nella scena hardcore mondiale con il nome Hatebreed. Musicisti molto esperti, già al loro settimo lavoro di studio, ma anche con una grammy nomination, gli Hatebreed hanno partecipato ai festival più importanti, come il Woodstock in Polonia, addirittura al Motorboat e inoltre sono stati gli openers del tour di Black Label Society e di Slipknot. Con testi e riffs davvero fortissimi, con un volume davvero altissimo, il gruppo americano ci propone brani già molto amati dai loro fans e non lasciano il pubblico insoddisfatto con la loro potentissima esibizione. Il frontman fa davvero bene il suo lavoro, c’è chi è stracontento dallo spettacolo offerto, ma c’è anche chi non vede l’ora che arrivi il piatto principale del tour….

Setlist:

To The Threshold
Live For This
As Diehard As They Come
Looking Down The Barrell of Today
Doomsayer
Filth
This Is Now
Driven By Suffering
Beholder Of Justice
A Call For Blood
Destroy Everything
I Will Be Heard

E finalmente ci siamooooo! Pronti per l’esibizione vulcanica, i norvegesi Dimmu Borgir salgono sul palco dell’Alcatraz per dare una nota sinfonica ed un aria più europea a questa serata. Make-up bianconero, vestiti lunghi con cappucci, luci spettacolari e un canto stupendo di Shagrath, lo show si riempie di uno stile melodico e black metal. Con la croce inversa alla sinistra del palco che dichiara l’opposizione alla religione, i Dimmu Borgir ci sembrano un po’ più tranquilli del solito, il pubblico se ne rende conto, ma già carico dalle band precedenti e dopo qualche birra di troppo rimane comunque soddisfatto, in attesa della cascata tedesca che segue…

Setlist:

The Unveiling
Interdimensional Summit
The Chosen Legacy
The serpentine Offering
Gateways
Dimmu Borgir
Council Of Wolves And Snakes
Puritania
Indoctrination
Progenies Of The Great Apocalypse
Mourning Palace

L’uragano tedesco dei Kreator arriva, più forte che mai, come dominatore assoluto della scena thrash metal europea negli ultimi 35 anni. Gli ultimi due album, “Phantom Antichrist” e “Gods Of Violence”, sono amati dai fans dell’old school thrash metal in tutto il mondo. Con una line-up fissa dal 2001, i Kreator sono in tour negli ultimi due anni con grande successo.
Lo show inizia con l’intro “The Four Horsemen” di “Aphrodite’s Child” ed immagini di battaglie della storia antica greca e più recente. La band esce sul palco dell’Alcatraz e Mille Petrozza dimostra la sua potenza dal primo istante, protagonista assoluto del palcoscenico con la sua voce forte ed aggressiva, con i fans che si scatenano subito con il primo brano “Enemy Of God”.
Lo spettacolo è davvero notevole: luci rosse alternate con blu, gialle e verdi, fumo e fuochi, nastri bianchi che cadono dal cielo del locale a metà show e una scenografia dedicata agli argomenti trattati nell’ultimo lavoro della band (dèi della Grecia antica, specialmente Marte, la guerra nel mondo, l’origine del male, il diavolo dall’inizio dell’umanità e dal Medioevo fino al presente).
I musicisti sono di altissimo livello, vero protagonista il lead guitarst Sami Yli-Sirnio, davvero fantastico sia ai solo, sia alle melodie e ai riffs. Il bassista Christian Giesler e il drummer Jurgen “Ventor” Reil completano il quartetto di perfezione assoluta, con una potenza, una aggressività e una energia che pochi gruppi al mondo sanno dare ai fans. Eppure i Kreator sanno essere melodici quanto serve. E che dire dei brani che seguono,  come “Hail To The Hordes”, “People Of The Lie” che ci portano poi alle title-track “Gods Of Violence” e “Phantom Antichrist”, inframezzate da “Satan Is Real”. Il palcoscenico si riempie di foto di musicisti che abbiamo perso negli ultimi anni durante “Fallen Brother”, dedicata a miti come Lemmy Kilmister, Chuck Schuldiner e Prince.

Mille Petrozza sventola la famosa “Flag Of Hate” per portarci alla fantastica “Phobia” dall’album “Outkast” e al massimo dell’aggressività con “Hordes Of Chaos” e “Violent Revolution”, per poi finire alla grande con “Pleasure To Kill”.

Enormi, grandissimi, insuperabili… i Kreator danno sempre il massimo ai loro show. E in realtà sono persone semplici e simpatiche. Ma stasera manca qualcosa, mi spiego… solo 13 canzoni? Lo show finisce con i fans al picco del caos e quando meno te l’aspetti Mille saluta e ringrazia per la nostra presenza. Un po’ di “From Flood Into Fire” o “Extreme Aggression” non sarebbe stato niente male. Ci sentiamo come se qualcuno ci avesse portato via il piatto dal tavolo prima di finire il pasto.. Beh sì, devono starci tutte le band del tour e quindi pazienza. Non sarà mai abbastanza in realtà… grazie davvero per un’altra perfetta performance. Alla prossimaaaaaa, signori ….

Setlist:

Intro
Tape The Four Horsemen ( Aphrodite’s Child )
Tape Choir Of The Damned
Enemy Of God
Hail To The Hordes
Awakening Of The Gods
People Of The Lie
Gods Of Violence
Satan Is Real
Tape Mars Mantra
Phantom Antichrist
Fallen Brother
Flag Of Hate
Phobia
Hordes Of Chaos ( A Necrologue For The Elite )
Tape The Patriarch
Violent Revolution
Pleasure To Kill
Tape Apocalypticon

Live report di Katerina Paisoglou, foto di Chiara Mascetti. Di seguito altre foto della serata.

Bloodbath:

Hatebreed:

Dimmu Borgir:

Kreator:

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.