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“Darkside”: l’esordio al fulmicotone dei Sacred Sin, acerbo e pazzesco mi fece ben sperare, ma già col secondo lavoro e soprattutto col terzo disco del 1999, mi resi conto che la proposta del gruppo non era più così originale e la caduta nella standardizzazione dei suoni mi portò a metterli in secondo piano nei miei ascolti. Poi nel 2017 uscì “Grotesque Destructo Art” e fui piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte ad un disco così sanguigno, che mi riportò indietro nel tempo col suo Death Metal crudo. Ora ho per le mani questo EP di tre pezzi, uscito per la Lusitanian Music, come aperitivo in attesa del prossimo disco. Si apre con “Born Suffer Die” ed è subito chiaro che qui non si scherza. Tra le trame armoniche e blast beat, fanno capolino i Morbid Angel di tanto tempo fa. Un brano canonico ma di forte impatto, con due parti ben distinte che scivolano l’una dentro l’altra creando un vortice di violenta sofferenza. “False Deceiver” è una canzone ben strutturata, dominata da una batteria martellante. Anche qui melodie e rasoiate giocano insieme come in una danza di chiaro/scuro. La voce di Josè Costa è aggressiva, accusatoria, piena di rabbia. Le tastiere a supporto, nella parte finale, danno al brano un tocco di maestosità che non guasta. “Cursed” unisce Slayer, Hard Core e Death Metal: adrenalina pura col suo cantato senza sosta, chitarre zanzarose con i medio-alti sparati a mille ed una batteria che guida forsennata lungo tutto il pezzo. Se avete fame di Death Metal, questo è un buon apripista all’imminente nuovo lavoro. Un dischetto che stuzzicherà il vostro appetito.
Brani:
1 – Born Suffer Die
2 – False Deceiver
3 – Cursed
Formazione:
Josè Costa – Vocals, Bass
Luis Coelho – Guitars
Tó Pica – Guitars
G. R. – Drums