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Conosciuta per essere stata la tastierista dei Cradle Of Filth, Lindsay Schoolcraft colpisce l’ascoltatore con un debut album molto particolare, raccogliendo composizioni create da lei nei sui primi 10 anni di carriera, e rendendole eteree e malinconiche attraverso l’uso di un’arpa elettrica e di orchestrazioni.
Il risultato è un disco abbastanza omogeneo dal punto di vista delle atmosfere, ma non per questo meno accattivante: la dolce e suadente voce di Lindsay ci guida, sorretta dalle note dell’arpa, verso un sentiero fatto di malinconia con l’onnipresente pericolo di perdersi nelle nebbie dei ricordi.
Per molti potrà essere un disco noioso e molto “pop”, soprattutto se si tende ad ascoltare prettamente musica metal: ma se avete nelle vostre corde Enya e le sue magiche atmosfere, allora potete capire come vada approcciato questo disco di Lindsay.
Un percorso quindi molto particolare e intimistico, con linee vocali che vanno dall’appena tratteggiato al caldo e scolpito, ma senza mai essere troppo aggressive o fuori posto.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un prodotto molto particolare, assolutamente fuori posto in una webzine come questa, ma che sono molto contento di aver recensito: “Worlds Away”, a mio avviso, mi ha convinto e mi piacerebbe consigliarlo a chi, fra voi, ha nelle corde ascolti molto particolari o che vuole conoscere a fondo l’anima di Lindsay, così come traspare in queste composizioni…
Tracce:
01. Worlds Away
02. Saviour
03. Darkness-Falls
04. Fading Star
05. Stranger
06. Where I Fall
07. Dance On The Strings
08. Dangerous Game
09. Your Mind
10. Masquerade
11. Warn Me