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Gli Intercepting Pattern sono una band tedesca molto particolare: la loro definizione di “Progressive Metal Aliens” è più che mai calzante, sia per il miscuglio di generi e di influenze, sia per come è costruito il disco.
In primis “The Encounter” è da considerarsi come un’unica traccia, divisa in dieci canzoni solo per esigenze di pubblicazione: partendo dal presupposto che trovo questa cosa deleteria per la fruizione del prodotto in quanto arte, capisco che il combo si sia dovuto adattare; consiglio alle case discografiche di prestare attenzione alle scelte stilistiche degli artisti, visto che anche quelle fanno parte della creazione musicale.
Venendo a noi l’alien prog metal degli Intercepting Pattern mi è piaciuto: uno strano viaggio in un alveare alieno (questo sembra far presagire la cover) che inizia con la ricezione dei primi segnali da parte di questi visitatori e finisce con un epilogo degno dei titoli di coda di un film sci-fi/horror alla Alien.
Vocals Death Metal, fusione e jazz si mischiano in creazioni assolutamente particolari e che non avrei mai creduto di apprezzare in modo così deciso. Il voto che leggete ha in sè anche un mezzo punto in più per il coraggio e la capacità di rendere un disco prog così particolare e banale, fuggendo anni luce dai classici clichè del genere.
In definitiva “The Encounter” è un platter molto particolare, che va ascoltato con calma e assaporato, con una curva di ascolto non facile ma che darà in cambio soddisfazioni. Fateci un pensierino…
Tracce:
01. Extragalactic Radio
02. Signal-to-Noise
03. Interlude I
04. Eigenlicht
05. Hypnagogia
06. Interlude II
07. Rebiogenesis
08. Fuga Finalis
09. Asmodeus
10. Epilogue
Formazione
Marte Auer: guitars, synths
Clemens Engert: bass
Lille Gruber: drums
Daniel Sande: vocals
https://www.facebook.com/InterceptingPattern/
bandcamp
http://risingnemesisrecords.bigcartel.com/