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I Mr. Bungle sono stati una delle formazioni più audaci e fenomenali degli anni ‘90: dal fulminante esordio omonimo, un crossover estremo che frullava e destrutturava thrash, funk, grind, noise, ska, jazz e vaudeville, passando per il più sperimentale ed oscuro “Disco Volante” (forse il loro capolavoro) sino alle melodie “lounge” di “California” (contenente comunque al suo interno perle quali “Ars Moriendi” e “Golem II – The Bionic Vapour Boy”), la band è riuscita ad acquistare credibilità, grazie anche ai suoi live coinvolgenti.
La fama acquistata da Patton con i suoi Faith No More ha sicuramente aiutato la band, anche se i nostri, confrontati con la miriade di crossover band in voga nei ’90, avevano sicuramente molte più cartucce da sparare.
Formati nel lontano 1985 da alcuni compagni di scuola affascinati dal fresco e aggressivo impatto sonoro del thrash, l’anno dopo rilasciarono il loro primo demo, per l’appunto “The Raging Wrath Of The Easter Bunny”. Contrariamente ai due demo successivi, nei quali affiorerà sempre più il melting-pot sonoro dei nostri, ottenuto anche attraverso fiati, tastiere e strumenti giocattolo, questo esordio su cassetta conteneva essenzialmente del thrash-metal piuttosto estremo, anche se sicuramente più interessante di molte band dell’epoca.
Dopo lo scioglimento della band, Mike Patton, tra un impegno e l’altro (reunion dei FNM, Fantômas, Tomahawk, Peeping Tom, Dead Cross, le collaborazioni con John Zorn, Mondo Cane, le colonne sonore e altre decine di progetti), ha deciso nel 2019 di riesumare la sua creatura più riuscita assieme agli altri due co-fondatori, il chitarrista e compositore Trey Spruance, anche mente dietro i Secret Chiefs 3 e il bassista Trevor Dunn, che, oltre alle sue collaborazioni in ambito più “rock” (Melvins, Secret Chiefs 3, Fantômas) è un noto bassista jazz con incisioni per Tzadik (l’etichetta di John “Prezzomolino” Zorn) e collaborazioni con importanti musicisti quali Jamie Saft, Erik Friedlander, Dan Weiss e, naturalmente, lo stesso Zorn. Al trio originale si sono aggiunti due fuoriclasse del thrash: Scott Ian degli Anthrax e Dave Lombardo (ex Slayer, Grip Inc., Fantomas, Suicidal Tendencies,…).
Tutto questo preambolo per presentare una delle band più importanti degli ultimi 30 anni che torna ad incidere risuonando quasi per intero il primo album. Se quindi siete stati abbagliati dal multiforme esordio del 1991, magari acquistato da fan dei Faith No More, l’ascolto di questo album risulterà quantomeno imbarazzante.
Il nuovo lavoro dei Mr. Bungle contiene per intero il primo demo del 1986 (eccezion fatta per “Evil Satan”) oltre a due due cover (una dei Corrosion Of Conformity e una dei S.O.D.) e a tre pezzi inediti risalenti ai primi ani di attività della band. La domanda sorge spontanea: ha davvero un senso una reunion per poi risuonare un album di furioso thrash metal, parto primitivo di una delle band più geniali di sempre che trascende dalla folle estetica zappiana, per andare a riabbracciare il violento sound adolescenziale?
Fatta questa doverosa premessa e andando ad analizzare puramente il contenuto di questo album, siamo di fronte a una buona raccolta di tracce che spaziano dal thrash-core di marca S.O.D. (“Anarchy Up Your Anus”, “Hypocrites”) al thrash più cruento (“Raping Your Mind”, “Bungle Grind”, “Spreading The Thigs Of Death”) sino al crossover di “Eracist”, tra FNM e Killing Joke e al thrash vagamente progressive della lunga “Methematics”.
Interessanti anche le due cover: la più canonica “Loss For Words” dei Corrosion Of Conformity, quando ancora erano un furioso combo hard-core dalle influenze thrash e già coverizzata dai nostri negli anni ’90 e “Habla Español O Muere”, ovvero “Speak English Or Die” dei S.O.D. (e di chi, sennò?!), inserita in un divertente medley con “Hypocrites” e lo standard folk messicano “La Cucaracha”.
In conclusione si tratta di un album contenente materiale della metà degli anni ’80, seppur suonato con perizia e con l’aiuto di due intenditori in materia thrash, nel quale si odono richiami a S.O.D., Slayer, Nuclear Assault e Possessed. La nostra speranza è che questo album riaccenda interesse attorno ai Mr. Bungle e che in futuro possano incidere nuovo materiale, riportando in vita quel discorso musicale purtroppo interrotto nel 2000.
Tracce:
01. Grizzly Adams
02. Anarchy Up Your Anus
03. Raping Your Mind
04. Hypocrites / Habla Español O Muere
05. Bungle Grind
06. Methematics
07. Eracist
08. Spreading The Thighs Of Death
09. Loss For Words
10. Glutton For Punishment
11. Sudden Death
Formazione:
Mike Patton: Voce
Trey Spruance: Chitarra
Scott Ian: Chitarra
Trevor Dunn: Basso
Dave Lombardo: Batteria
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