Visualizzazioni post:824
Dopo ripetuti ascolti, necessari per dipanare la matassa del lavoro dell’ensemble romana, sono certo di trovarmi dinanzi ad una compagine che si destreggia in una scrittura musicale di alto livello.
L’album è un crescendo.
Si parte con ‘Twisted World’s Era’, brano senz’altro ben scritto ed eseguito, che tuttavia suona più come un esercizio di stile; diciamo un tributo al Dark Doom dei Black Sabbath d’epoca.
Proseguendo nell’ascolto con ‘Hyperborea’, ci si affaccia sul panorama prog che si può ammirare affacciandosi alla finestra di casa Anno Mundi.
Lunghe pagine di architettura prog, impreziosite dalla capacità tutta particolare dei musicisti, di dissolvere i confini fisici del gruppo-band (intesto come rock-band).
C’è un mondo di colori da esplorare, che si palesa davanti agli occhi e all’orecchio, andando a illuminare la camera “oscura” nella quale i medesimi suoni sono stati generati.
Lo stesso creatore poi si vede impegnato nel tenere a bada queste onde sonore, nel mescolarle e rimestarle;
ma ben presto si torna con i piedi per terra, con un hard & blues di sabbathiana memoria, da applausi.
In questo caso si può apprezzare ancor di più il bel lavoro alla voce di Federico Giuntoli, anche e vieppiù quando ad un tratto sembra citare King Diamond, intento a cimentarsi in malefici falsetti che fanno da supporto alla linea principale della voce.
La voce, timbricamente molto interessante e adatta alle istanze prog del gruppo, sembra molto a suo agio in questi panni, come anche nella bella quanto “semplice” ballad ‘Dark Energy’ ; molto meglio che non quando vorrebbe (forse) citare i voli pindarici di certe classiche voci (penso a ‘Twisted World’s Era’ e a ‘Female Revenge’).
Arriviamo al brano ‘Hyperway To Nowhere’, vera perla del disco, brano strumentale da ascoltare e riascoltare allo sfinimento, dove i “Nostri” si beano della loro sapienza in questione, senza mai scadere nella mera routine “atletica”, ma semplicemente facendo “quadrare” il cerchio degli stimoli raccolti negli anni.
Dunque, riassumendo: band molto versatile e attrezzata sia sul piano esecutivo che compositivo.
L’impressione è che la svolta prog, a quanto leggo soltanto ventilata nelle uscite precedenti, è sicuramente la via da percorrere, conservando all’interno dei brani anche l’elemento hard & blues cui facevo riferimento per ‘Hyperborea’.
Il cantato funziona in maniera eccellente quando è pensato come ulteriore strumento e quindi più asservito alla scrittura che non al classico Heavy singing.
Avanti così!
Tracce:
Twisted World’s End
Hyperborea
Dark Energy
Hyperway to Nowhere
Female Revenge
Formazione:
Federico Giuntoli – voce (Martiria)
Alessio Secondini Morelli – chitarre
Flavio Gonnellini – basso (Ingranaggi della Valle)
Mattia Liberati – tastiere
Gianluca Livi – batteria
Special Guests:
Renato Gasparini – chitarra (Agorà)
Alessandro Milana – violino
Francesca Luce – voce
Domenico Dente
Alessio Livi
Emanuele Livi
https://blackwidow.it/
https://www.facebook.com/annomunditheband/