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Una copertina minimale, in bianco e nero, è il biglietto da visita per il duo francese dei Death of a Dryad: “Hameln” è un concept album in sette canzoni (tra cui una cover dei Project Pitchfork), basato sulla famosa storia/leggenda dei pifferaio di Hamelin.
La bellezza di questo disco è il superamento del classico stereotipo della storia per bambini, per portarci nella mente complessa e disturbata del pifferaio: per farlo il duo si avvale di un atmospheric dark metal enfatizzato con tinte medieval e folk. Il risultato è un platter complesso, evocativo, straniante e maledettamente oscuro.
Le sette tracce ci portano all’interno della leggenda che tratta di fatti risalenti al 1200, e lo fa con un gusto unico e soluzioni stilistiche che ho apprezzato molto: il flauto di Carol dona quella nota di inquietudine e sottolinea i passaggi salienti della storia, rendendo il pifferario incredibilmente reale e presente durante l’ascolto.
In definitiva i Death of a Dryad hanno dato alla luce un secondo full lenght molto interessante: un applauso al duo francese e un arrivederci al prossimo disco…
Tracce:
01. Enter the Piper
02. Hameln
03. Apud Omnes Hostes
04. Moths to a Flame
05. Left to Die
06. Requiem (Project Pitchfork cover)
07. Freedom Lies
Formazione:
Nogh: voce, chitarra
Carol: basso, flauto
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