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Come si fa un disco prog di qualità? Cosa permette ad una band di creare un disco che riesca ad emergere nell’immenso mare prog?
Bisogna suonare con cuore e passione. E i Watershape ce l’hanno fatta.
“You Are Not” è il secondo full length del quintetto nostrano, composto da musicisti rodati con parecchie esperienze nel loro background: quello che si percepisce è lo stato di grazia, quella particolare sospensione in cui anche le più semplici linee melodiche colpiscono dritte il bersaglio. Suonare prog non vuol dire colpire l’ascoltatore con mitragliate di note tecnicamente ineccepibili, ma è trovare la chiave per aprire il cuore dei fan grazie a pezzi in cui traspare in primis l’amore per il genere e, solo in secondo piano, le capacità tecniche.
I Watershape sono tutto questo: un grande fiume, con acque placide ma non banali, il quale scorre canalizzando tutto il prog dagli anni ’70 ad oggi: i pezzi sono composti in modo assolutamente fantastico, e riescono a colpire ed ammaliare anche nei passaggi più semplici e lineari.
Nicolò Cantele alla voce mi ricorda (soprattutto nell’opener “Enough”) i primi vagiti dei polacchi Riverside, ma poi il platter evolve e con esso anche l’interpretazione del singer. Quello che colpisce è l’estrema varietà del cd, che presenta momenti e pezzi molto diversi fra di loro, contribuendo a rendere il tutto dinamico e mai monotematico.
In definitiva, cari amanti del prog, vi consiglio caldamente quest’ultima fatica dei Watershape, e mi congratulo con la Elevate Records per aver messo sotto contratto un’altra eccellente band…