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Approdati su Roadrunner dopo solo un EP ed un album di debutto dal semplice titolo di Mana, gli Unto Others vengono notati per il loro sound e la loro originalità compositiva.
Il quartetto di Portland, dal 2017 ha imposto il suo stile contaminato da atmosfere gothic ed un groove proprio, ficcante ed incisivo. Il mordente è dato da una voce vintage ed appannata, sia nelle parti pulite che in quelle più sporche, corroborata da un sound che richiama l’heavy metal nelle sue sfaccettature più classiche.
Strength è un album di dodici tracce che strizzano l’occhio al passato con un tocco di modernità. Un ambiente ricco di bruma, di guglie e alberi morti è il richiamo visivo di un impatto che riporta a gruppi come Katatonia, Paradise Lost o Type O Negative, così come a entità meno in vista tra le quali potremmo citare To Die For e Darkseed, per chi vuole capire il sapore degli Unto Others. In questo caso le prime band sono il gusto immediato, mentre le seconde possono essere inquadrate nelle note del retrogusto.
Tuttavia, Strength offre un tocco di personalità nel presentare una pulizia particolare nella produzione che, per quanto sia vintage e retrò, come già abbiamo visto, offre anche una patinatura inevitabile, per un risultato finale molto distinguibile e netto, specialmente nella registrazione di una batteria e di un basso ben distaccati dalle chitarre e, naturalmente, da una voce ovattata, misteriosa, quasi vampiresca, ma ben chiara nella sua pronuncia e nel suo stile.
Che altro dire di questo disco, se non consigliare di provarlo e dargli un’opportunità? Amanti delle tenebre, dell’oscuro e del melodico? Questo disco fa per voi. Dark e Gothic Metal sono dietro l’angolo. Decadenti e sofferenti, nel loro heavy metal invece distante da industrial e suoni più pesanti.