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Primo disco solista per Lars Totzke, chitarrista tedesco attivo a metà anni ’90 con la sua band prog Madrigal: Black 7 è il nome scelto dal musicista per dare alla luce Look Inside.
Musicalmente ci troviamo di fronte ad un prodotto con più ombre che luci, soprattutto per una costruzione dei brani assolutamente carente: che sia chitarra elettrica o classica, la progressione della forma canzone di Lars rimane invariata, scaricando sull’ascoltatore una dose di note dalla dubbia utilità.
Ci sono alcuni pezzi, a dire la verità, che risultano in partenza molto interessanti. Sprazzi elettro-industrial e reminiscenze di Dead Can Dance si affacciano all’inizio di alcuni brani, ma tutto ciò viene poi spazzato via dopo pochi secondi di apertura per tornare sui binari prefissati.
La composizione è il vero problema di questo debutto di Lars Totzke. Le idee vanno sviluppate durante la canzone, non accennate all’inizio e poi dimenticate: bisogna inoltre dare varietà al disco in modo da invogliare l’ascolto, invece Look Inside disorienta da tanto è compatto e monocorde.
In definitiva, devo purtroppo bocciare questo inizio solista di Lars, complici, come descritto, una serie di difetti strutturali che minano tutto il lavoro dalle fondamenta. Invito il valente chitarrista tedesco a rimettersi al lavoro su nuovi pezzi, questa volta tenendo in mente di sviluppare le idee in maniera meno elementare…