LORDI – Skelectric Dinosaur

Titolo: Skeletric Dinosaur
Autore: Lordi
Nazione: Finlandia
Genere: Rock `N` Roll
Anno: 2021
Etichetta: AFM Records

Formazione:

Mr. Lordi: voce
Mr. Amen: chitarra
Mr. Hiisi: basso
Mr. Mana: batteria
Ms. Hella: tastiere


Tracce:

01. SCG Minus 7: The Arrival
02. Day Off Of The Devil
03. Starsign Spitfire
04. Maximum-O-Lovin’
05. The King On The Head Staker’s Mountain
06. Carnivore
07. Phantom Lady
08. The Tragedy Of Annie Mae
09. Blow My Fuse
10. …And Beyond The Isle Was Mary


Voto del redattore HMW: 6,5/10
Voto dei lettori: 9.0/10
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Il fermo da pandemia ha avuto effetti i più disparati nel mondo della musica: ci sono gruppi che si sono sciolti, altri che si sono formati a distanza, altri ancora che, come i Lordi, hanno dato un’incredibile spinta alla composizione di nuovo materiale. Solo che Mr. Lordi e compagnia mostruosa hanno lievemente esagerato, dando alle stampe sette dischi in contemporanea. Per le loro recensioni seguiremo l’ordine fornitoci dal pacchetto promozionale, che dovrebbe aiutarci a districarci nella follia in cui ci stiamo andando ad infilare.

Prima di tutto, i sette CD sono impostati per indurre ad una sorta di viaggio nel tempo, dagli anni 70′ ai giorni nostri (o forse oltre, lo sapremo solo ascoltando tutte le canzoni).

Cominciamo con Skelectric Dinosaur, disco di rock settantiano che tributa omaggio ai vecchi “dinosauri” del rock, come vengono etichettati i gruppi storici di quel decennio: ci troviamo di fronte ad una manciata di canzoni che sembrano uscite direttamente dal periodo in esame ed eseguite da uno dei gruppi più iconici di quel panorama, ovvero i Kiss. Skelectric Dinosaur sembra un intero album dei rocker americani e cantato completamente da Gene Simmons, visto che l’interpretazione di Mr. Lordi ricalca molto fedelmente quella dell’ugola del bassista demone più famoso della storia.

Musicalmente il primo dei sette dischi della maratona Lordi risulta godibile e divertente, con i loro classici testi in salsa rock anni Settanta: niente di eccezionale a livello musicale, ma tutto suonato e prodotto molto bene ed in modo piuttosto aderente alle produzioni dell’epoca.

Il viaggio è quindi iniziato, vi aspetto alla prossima recensione per mostrarvi cosa i folli finlandesi hanno in serbo per voi…

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