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Secondo disco dei sette compresi in Lordiversity, la folle raccolta pensata dai Lordi durante la pandemia. Superflytrap ci mantiene negli anni ’70 ma stavolta il gruppo finlandese ha ribaltato tutte le nostre certezze, lanciandoci nel mondo della disco.
Già il pezzo d’apertura, preso direttamente da un film porno di quegli anni, ci fa capire che ci troviamo di fronte ad un CD folle, in linea con la discografia dei mostri nordici.
Superflytrap è un’unione ben riuscita fra le tematiche horror e la spensieratezza della musica da discoteca di quegli anni. A pensarci su, è un’unione piuttosto blasfema ma, se c’è qualcuno che avrebbe potuto farlo, quel qualcuno sono probabilmente i Lordi. L’alternanza fra pezzi più marcatamente disco e altri più pop-rock forse è una nota negativa, perché la cosa spezza il ritmo di quello che avrebbe potuto essere un album completamente fuori dai parametri.
In definitiva, Superflytrap colpisce nel segno anche se avrebbe potuto essere ancora più esplosivo facendo ricorso a qualche accorgimento ad hoc. Per i fan dei mostri finlandesi è il secondo tassello positivo nel grande pacco dono che è Lordiversity…