SAVAGE BLOOD – Wheel of Time

Titolo: Wheel of Time
Autore: Savage Blood
Nazione: Germania
Genere: Power Metal / Thrash Metal
Anno: 2023
Etichetta: MDD Records

Formazione:

Peter Diersmann – voce
Jörg Steinhake – chitarra
Timios Zouridakis – chitarra
Michael Wächter – basso
Marc Könnecke – batteria


Tracce:

1. Battle Cry
2. Warriors Of The Fortress
3. Oblivion
4. Believer
5. Raven Crown
6. Lord Of The Dark
7. Lost Memories
8. Wheel Of Time


Voto del redattore HMW: 7/10
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Dopo l’interessante EP pubblicato sette anni fa e il discreto impatto sulla scena musicale tedesca che ebbe Downfall, il loro album di esordio, i Savage Blood tornano sulla scena per regalarci un’altra scarica del loro power metal.

Wheel Of Time si apre con “Battle Cry” in cui ci accorgiamo delle contaminazioni con il thrash metal che donano maggiore cattiveria ad un suono già epico e suntuoso.
La sezione ritmica incalzante di “Warriors Of The Fortress” guidata da Marc Könnecke ci conduce ad “Oblivion” che parte invece costruendo un’atmosfera quasi onirica poi impreziosita da chitarre affilate e testi graffianti, interpretati magistralmente del cantante Peter Diersmann.

Se “Raven Crown” permette alla voce di dare il meglio di sè mostrando l’ampiezza della propria estensione vocale, “Lord Of The Dark” offre la possibilità alle chitarre di distendersi in una ballata più lenta e forse meno a fuoco rispetto ad altri brani.
“Lost Memories” accusa anch’essa una discreta mancanza di mordente, ma fortunatamente il disco si riprende con il gran finale affidato alla titletrack. “Wheel Of Time” oltre ad avere un buon testo, sintetizza alla perfezione gli elementi sonori presenti nell’album. Le chitarre di Jörg Steinhake e Timios Zouridakis sono qui eccellenti, garantendo intensità e sostenendo l’intero brano anche a livello ritmico.

Il gruppo originario della Bassa Sassonia realizza un’opera che ha, forse, l’unico difetto nell’eccessiva lunghezza di alcuni brani, forse meno adatti ad essere dilatati su tracce di maggior durata, ma risultando comunque coerente e proponendo un metal contaminato allo stesso tempo classico ma accattivante.

Ottimo lavoro anche a livello grafico per quanto riguarda la copertina del disco, realizzata da Giannis Nakos di Remedy Art Design, che ben riflette l’intenso viaggio sonoro proposto dal gruppo tedesco nel continuo dualismo tra luce ed oscurità. Sebbene si tratti di aspetti non strettamente legati alla musica dopotutto è giusto ricordare che anche l’occhio vuole la sua parte.

L’ultimo lavoro dei Savage Blood risulta quindi un riuscito connubio tra la tradizionale epicità conferita dagli elementi power metal e le più ruvide influenze thrash che risulterà sicuramente indicato per chi apprezza le sonorità power metal di Rage, Iced Earth ed Hammerfall.

 

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