GRAAL – Regenerate

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Dopo ben otto anni, ecco il quinto album in studio per i romani Graal, da sempre alfieri di un valido hard-rock a tinte progressive, che riporta alla mente, in più di un’occasione, tante formazioni degli anni ’70. Quindi, tra Uriah Heep, Deep Purple e Lucifer’s Friend, il quintetto sfoggia chitarre arcigne e cascate di tastiere.

L’album non parte nel migliore dei modi: i primi tre pezzi, infatti, sono un po’ anonimi e privi di melodie particolarmente accattivanti, seppur supportati da un’ottima esecuzione. Ma è dall’esplosiva “New Life” che il disco prende forma, seguita dalla toccante “Good Night”, breve esercizio folk-prog che richiama i migliori Jethro Tull. “Don’t Stop The Run” è un ottimo pezzo di hard-prog, con un ritornello magnifico e sospinto dalle incredibili tastiere di Petrelli, mentre la valida ballata “Set Of Lies”, che vede la partecipazione della cantante Angela Di Vincenzo dei Secret Rule, mostra il lato più romantico del quintetto.

La sferzante “Runnin’ Horse” e “When It’s Over”, contraddistinta da un ottimo lavoro delle chitarre, precedono la meno riuscita “No Regrets” e “Land Of Fog”, outro per pianoforte. Un disco non sensazionale, ma che segna un gradito ritorno dei romani sul mercato discografico: ci auguriamo che in futuro possano limare certe asperità e pubblicare un lavoro perfetto!