SOULFLY – Pinarella Di Cervia – 14.08.2024


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SOULFLY
Pinarella Di Cervia – Rock Planet
14.08.2024

Tra i concerti più caldi in assoluto ricordo gli Exploited, a maggio 2003 in un piccolo locale della romagna. Poi gli Hardcore Superstar proprio al Rockplanet, ma era aprile 2011. Affrontare i Soulfly il 14.08 in un locale al chiuso ho pensato che fosse da pazzi, ma eccoci qui. Il locale è pieno. Siamo comunque in una località turistica della romagna e ci sono persone accorse anche dagli hotel delle riviera probabilmente. Vedere la formazione brasiliana in vacanza è sicuramente allettante. Il palco è basso, stretto e qualche ventilatore e aria condizionata cercano di mitigare i 30° (serali) e l’umidità romagnola che fanno sembrare di essere in piena giungla brasiliana. Insomma l’atmosfera, credetemi o no, è perfetta.

Ho avuto modo di vedere Cavalera e soci in azione precedentemente in festival con una scaletta ridotta e performance più leggera. Stasera invece si parte in pompa magna con “Back To The Primitive”. I ragazzi salgono sul palco sudato e la folla impazzisce. Max mi sembra un po’ moscio e la formazione anche non sembra al massimo delle forze. Che peccato… ma ho giusto il tempo di chinare il capo che il quartetto cambia marcia, si riprende e riporta i livelli altissimi con “No Hope=No Fear”. Vengono pescati pezzi soprattutto dai primi due dischi Soulfly e Primitive. Dal primo “Bleed”, “Bumba”, “Bumbklaat”, “Fire” e “Tribe”, dal secondo “Boom” e “Bring It”. Dietro c’è un grande schermo per tutto il palco che riesce a dare una dimensione diversa grazie alla luce e ai colori insoliti per i gruppi metal. Il rosso intenso, il giallo, il verde, insomma un po’ di magia calorosa in stile brasileiro danno un’insolita allegria che si mescola ai cori e ai balli dei presenti. Il sudore e l’energia sprigionati nel locale sono impressionati e i cori da stadio riempiono i pochi buchi o momenti vuoti. Max è carico e riesce, assieme al suo trio più in ombra, a trascinare tutto il locale in danze selvagge come su “Prophecy”, riesce a mettere tutti a terra, a farli cantare e soprattutto saltare. Il combo carioca ha riservato solo “Superstition” dall’ultimo Totem ormai di due anni fa. Due pezzi da 3 e uno solo da Conquer.

La chiusura è ancora una volta riservata ai primi due lavori. “Jumpdafuckup” e “Eye for an Eye” concludono una serata inaspettata, un vero e proprio successo dove Cavalera ha ancora dimostrato che la sua creazione post Sepultura non è stata solo un capriccio o una moda, ma ha coinvolto un pubblico vario ed energico, proprio come la sua musica. Gli applausi non sono tutti per lui però, ma anche per il resto del gruppo che ha gettato note pesanti sui presenti e sul figlio Zyon Cavalera dietro le pelli, nascosto, ma un vero e proprio musicista, aggressivo, violento e capace!

Si ringrazia il Dr Oiled per la compagnia e le foto più belle (in un locale del genere ti godi il momento, ma anche i fotografi più bravi soffrono della mancanza di possibilità di poter portare a casa qualche scatto decente!).

Scaletta:

Back to the Primitive
No Hope = No Fear
Superstition
Downstroy
Seek ‘n’ Strike
Prophecy
Bumbklaatt
Tribe
Fire
Bring It
Bumba
Bleed
Blood Fire War Hate
Boom
——————–
Jumpdafuckup
Eye for an Eye

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