HARAKIRI FOR THE SKY – Scorched Earth

Titolo: Scorched Earth
Autore: Harakiri For The Sky
Nazione: Austria
Genere: Post Black Metal
Anno: 2025
Etichetta: AOP Records

Formazione:

M.S.     Tutti gli strumenti
J.J.       Voce

 

Ospiti

Tim Yatras (Austere)                               Voce (traccia 1)
Serena Cherry (Svalbard)                       Voce (traccia 6)
P.G. (Groza)                                               Voce (traccia 8)
Daniel Lang (Backwards Charm)          Voce (traccia 9)
Jorge Cisternas / Sunvher                      Voce (supporto)
Kerim “Krimh” Lechner (Septicflesh)  Batteria


Tracce:
  1. Heal Me                                     07:37 (con Tim Yatras – Austere)
  2. Keep Me Longing                         10:40
  3. Without You I’m Just a Sad Song 10:03
  4. No Graves but the Sea             08:01
  5. With Autumn I’ll Surrender             08:39
  6. I Was Just Another Promise You Couldn’t Keep 09:01
  7. Too Late for Goodbyes             07:53

Voto del redattore HMW: 7,5/10
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Quando si dice “le certezze”…

Tornano gli Harakiri For The Sky, duo austriaco dedito ad un personale e variegato post black metal, e lo fanno dopo 4 anni di pausa da pubblicazioni con nuova musica e dopo un periodo in cui i nostri hanno pubblicato due ri-registrazioni dei primi due album (l’omonimo del 2012 e Aokigara del 2014).
Operazione che, specialmente in questo caso, comprendo poco dato che i dischi in questione non necessitavano di una revisione così profonda. Gli “originali” erano già di buona fattura e buona qualità, pertanto una ristampa con qualche succulenta bonus track o copertine riviste sarebbe stato sufficiente.

Polemiche a parte, veniamo a questo nuovo, fiammante, Scorched Earth.

Che dire della loro produzione musicale se non che è ottima e, nonostante si sia perso l’effetto sorpresa, il prodotto è assolutamente di valore?

La proposta del duo (coadiuvati in questa sede dal batterista Khrim dei Septicflesh e da diversi ospiti dietro al microfono) è ormai consolidata da più di un decennio, ma è chiaro che il punto forte delle loro canzoni è l’atmosfera e il mood che riescono a creare e veicolare.
Centrale e portante è ovviamente il lavoro delle chitarre, sempre in primo piano e sempre prime a portare avanti la melodia, sono loro a “cantare” in ogni singolo momento e ad attirare maggiormente l’attenzione dell’ascoltatore. Riffing vario e alle volte ossessivo, mai eccessivo o troppo arzigogolato, che conduce l’ascoltatore tra un passaggio e l’altro, che sia iper melodico o più rilassato e acustico, con transizioni morbide e naturali, ma non banali.

Insomma, un lavoro di chitarra e di composizione notevole, che trasporta, che permette di entrare in contatto con questa rabbia recondita e primigenia, che però è molto meno ammantata di nero di quanto l’etichetta di genere possa far pensare.
Il quadro armonico e melodico è sì malinconico e struggente, ma non scende mai nei piani più bui dell’io e delle atmosfere, quasi a lasciare sempre degli spiragli di apertura.
Quasi che si navigasse in un limbo tra il nero pece della disperazione e la foga della cattiveria della rinascita.

Un dipinto strano e variegato (di nuovo) in cui a vele spiegate si fendono le onde per un’intera ora di musica senza troppi intoppi o momenti di noia o stanca.
Cui si aggiungono altri 10 minuti (per un totale di 72 minuti) se si considerano le tracce bonus dell’edizione in nostro possesso.
Da un lato l’interessante cover dei Radiohead “Street Spirit“, ottima, e l’ultima e unico momento veramente intimo, Elysian Fields (che non è una cover dei Megadeth) in cui le chitarre acustiche e il cantato di Daniel Lang dei Backwards Charm chiudono questo lavoro.

Una summa delle caratteristiche che hanno reso gli Harakiri For The Sky una bellissima realtà e che ci riconsegna degli autori ancora affamati, in grado di confezionare un disco di estrema bellezza e compattezza (che forse è l’unico difetto riscontrabile). Pur senza una vena evolutiva in termini di suoni e composizione, il gruppo riesce a portarci nel loro regno musicale come pochi sanno fare.

Non rimarrete delusi, non può mancare nella vostra collezione.

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