THY KINGDOM WILL BURN – The Loss And Redemption

Titolo: The Loss And Redemption
Autore: Thy Kingdom Will Burn
Nazione: Finlandia
Genere: Melodic Death Metal
Anno: 2025
Etichetta: Scarlet Records

Formazione:

Sami Kujala – voce, chitarra
Esa Virén – chitarra
Janne Ruuskanen – basso
Lauri Virén – batteria


Tracce:

01. Perpetual Void
02. Obscure Existence
03. Martyrs Of Killing Floor
04. Forever In Dark
05. Escape From Solitude
06. Suffering Sky
07. They Have Come
08. Dreams Of Calamity
09. To End Of Times
10. Sydänyö


Voto del redattore HMW: 7/10
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Aspettavo da tempo il nuovo lavoro dei Thy Kingdom Will Burn, quartetto finlandese al terzo disco per la Scarlet Records; disco che arriva a due anni di distanza dal precedente The Void And The Vengeance che, in tutta onestà, non mi aveva entusiasmato più di tanto, ma faceva intravedere buone potenzialità e la volontà di muoversi verso orizzonti più vasti; dopo vari ascolti, posso dire che The Loss And Redemption riesce nel suo intento.

La band guidata da Sami Kujala, tra ritmiche tipicamente (melodic) death, orchestrazioni ben riuscite, momenti ambient e melodie accattivanti riesce per tutto il disco a intrattenere l’ascoltatore senza che quest’ultimo cerchi il telecomando dello stereo per skippare al pezzo successivo, cosa che purtroppo succedeva con i precedenti lavori. Parliamoci chiaro, non c’è nulla di originale né di innovativo nella proposta musicale, ma l’evoluzione e la maturazione rispetto al disco precedente sono palesi; anche se non c’è quell’immediatezza di The Void And The Vengeance, si nota il lavoro fatto dalla band a livello di composizioni e arrangiamenti. Chitarristicamente, Sami Kujala ed Esa Virén si amalgamano bene a livello ritmico e armonico così come la sessione ritmica con Janne Ruuskanen al basso e Lauri Virén alla batteria.

Anche a livello di songwriting la crescita del gruppo è evidente, passando a tematiche introspettive come la solitudine o al desiderio di sfuggire dal caos della vita moderna, cosa che personalmente penso almeno tre volte al giorno…

Come detto, non ci sono picchi o canzoni che spiccano su altre, ma tra quelle più degne di nota troviamo sicuramente “They Have Come”, che avrà indubbiamente un certo peso in chiave live, “Suffering Sky”, con richiami ai compianti Children Of Bodom, ma soprattutto la conclusiva “Sydänyö” cantata in finlandese, vera chicca del disco in questione.

Detto ciò, la visione della band rimane chiara, così come risultano buone l’interpretazione e la resa sonora complessiva; il disco suona bene e riesce comunque a trasmettere una sua idea, rendendo The Loss And Redemption un lavoro riuscito.

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