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Settimo album in studio per questa solida realtà italiana guidata dal duo Buono-Disimone (entrambi ex Fear Of The Storm), che questa volta opta quasi totalmente per il cantato in inglese, così da fornire un respiro internazionale al progetto.
Accanto a pezzi più tradizionalmente dark-wave come “The Spawn Of Evil”, “The True Evil” e il pezzo omonimo dell’album, qui spiccano maggiormente gli episodi che esulano dal genere in questione, come la più pop “Crumbs Of Life” e “Vuoto”, dal piglio quasi prog.
La bella voce di Valeria Buono, non lontana a livello timbrico da quella di Antonella Ruggiero, seppure priva dei celebri acuti è spesso protagonista assoluta, esaltando pezzi come “L’Altra” e “In The Crowd” ma il vero deus ex machina è il polistrumentista Disimone che, anche tramite l’uso del mellotron, cerca di distaccarsi dai soliti cliché.
Nella seconda metà dell’album l’ospite Gaetano Fontanazza orna una manciata di pezzi con la sua tromba, creando atmosfere lunari di rara bellezza.
Un album dannatamente riuscito, decadente e malinconico. Ulteriore ottimo tassello discografico per quelli che potremmo definire come i Cocteau Twins italiani.