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L’assaggio non è niente male. Brutto, sporco e cattivo come dovrebbe essere ogni disco di questo genere. I Disfea non si perdono dietro ad arzigogoli e tecnicismi, sbattono in faccia all’ascoltatore una rudezza senza fronzoli, secca e diretta. Niente di trascendentale questo “Sorry For The Delay”, intendiamoci, ma per essere il primo passo verso il mondo dell’alternative tutto sommato è un lavoro più che onesto, interessantissimo preludio all’album ora in lavorazione. Certo, qualche difettuccio qui e là è emerso: il cantato potrebbe essere un po’ più curato, visto che le liriche troppo cantilenanti alla fine possono stancare. D’altra parte ho trovato azzeccatissima la scelta dell’italiano invece dell’inglese, presente solo nel terzo, meno convincente, brano. La registrazione è quello che ci si può aspettare da un demo, anche se onestamente l’ho trovata più che degna, molto adatta allo stile musicale della band, e probabilmente se fosse stata più curata sarebbe risultata addirittura fuori luogo. In conclusione il demo dei Disfea è piacevole e, pur con qualche intoppo, lascia molto ben sperare per i lavori futuri. Una menzione speciale, come postilla, per il secondo brano, decisamente godibile e “pogabile”. Che dire di più? I ragazzi sembrano promettenti, in ottica studio ma soprattutto in ottica live. Sarei curioso di vederli all’opera su un palco. Chissà, prima o poi potrei essere accontentato…
Tracklist:
1- Affogando in me
2 – Sale
3 – White Waves
Line-up:
Marco Longhi – Voce
Marco Colangelo – Chitarra
Tobia Pistis – Basso
Marco Bartoli – Batteria
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