Slipknot – We Are Not Your Kind

Titolo: We Are Not Your Kind
Autore: Slipknot
Genere: Metal
Anno: 2019
Voto del redattore HMW: 8
Voto dei lettori:
Ancora nessun voto. Vota adesso!
Please wait...

Visualizzazioni post:1578

E’ una linea diretta tra fato e casualità quella che mi porta a recensire l’ultimo lavoro degli Slipknot visti recentemente dal vivo al Bologna Sonic Park. Pensandoci oggi, é stato un evento live scandito da profonde e potenti reminescenze adolescenziali dal retrogusto amaro per la tenuta vocale di Corey Taylor, ma in fondo chi riuscirebbe a sostenere perfettamente uno screamo in giacchettone con una temperatura esterna di 40 gradi?!  Torniamo quindi a parlare di “We Are Not Your Kind”, sesta prova in studio per il combo di Des Moines dopo “5: The Gray Chapter”  e come a suo tempo la band abbia elaborato la perdita del bassista Paul Gray, chissà se inconsciamente questa volta abbia affrontato il divorzio dal percussionista Chris Fehn.  Inserito il gettone ci inoltriamo quindi nei 14 brani che compongono il disco, a mio avviso, come se fosse un concept: da un primo ascolto generale citazioni e impostazioni degli album precedenti sembrano siano fin troppo palesi (sia per Iowa che per il primo Slipknot), ciò nonostante la band nel corso degli anni ha preferito abbandonare certe distorsioni e contaminazioni per concentrarsi su un metal più diretto e aggressivo implementando allo stesso tempo anche le linee melodiche. Quest’ ultime sono il leitmotiv principale del singolo “Unsainted”, esaltazione delle doti canore sul pulito di Taylor, brano orecchiabile quindi arma a doppio taglio per i fan più integralisti. “Birth Of The Cruel” e “Nero Forte” riprendono invece un percorso sonoro più violento e deviante, anche un po’ troppo pesante all’ascolto se non ci fosse un’apertura melodica con intermezzi corali; stessa struttura per “Critical Darling” alleggerita dal sempre piacevole ed emozionante pulito di Taylor. Che ci sia qualche zampino di influenze alla Stone Sour?  Fortunatamente a prendere le distanze dai classicismi ci pensa il brano “Death Beacuse Of Death”, una sorta di preghiera rituale degna di nota. Seguendo le strutture citate precedentemente anche per i brani successivi, posso affermare invece che dal decimo brano “Spider” ci si inoltra in un viaggio nelle proprie viscere con brani come “Orphan” e “My Pain”, dove spero che la parola sia stata lasciata a Sid Wilson e Craig Jones e le sperimentazioni infatti fungono da protagoniste senza stravolgere la natura heavy della band come dimostra il brano di chiusura “Solway Firth”. Concludendo spero che “We Are Not Your Kind” rappresenti un punto di partenza per nuovi arrangiamenti che rinfreschino il sound della band senza snaturarlo e gli Slipknot avrebbero tutte le potenzialità per farlo se si distaccassero a mio avviso da certe imposizioni gerarchiche: in questo modo davvero “loro non sarebbero del nostro genere”.

Tracklist:
01 – Insert Coin
02 – Unsainted
03 – Birth Of The Cruel
04 – Detah Beacuse Of Death
05 – Nero Forte
06 – Critical Darling
07 – A Liar’s Funeral
08 – Red Flag
09 – What’s Next
10 – Spiders
11 – Orphan
12 – My Pain
13 – Not Long for This World
14 – Solway Firth

Line- up:
Corey Taylor voce
Shawn Crahan percussioni, cori
Craig Jones campionatore, tastiera
Mick Thomson chitarra
Sid Wilson dj
Jim Root chitarra
Alessandro Venturella basso
Jay Weinberg batteria

Links:
https://www.facebook.com/slipknot/
https://www.roadrunnerrecords.com

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.