Legend Club (Filippo Puliafito)


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Siamo rimasti conquistati dai live che il Legend Club di Milano sta proponendo in questo periodo. Abbiamo presenziato ai Be The Wolf, ad Adam Bomb, a Gus G e lo faremo per tanti altri. Eccoci quindi alle prese con il gestore del locale, Filippo Puliafito, che ci ha svelato qualche anteprima e ci ha dato una panoramica del locale, recentemente rinnovato.

Ciao Filippo e benvenuto sul nostro sito. Direi di partire da te: raccontaci chi sei, da quanto tempo gestisci il Legend e chi ti aiuta in questa avventura.

Ciao Alessio, ormai sono 4 anni che ho la direzione artistica del Legend e da quasi un anno ho un team di ragazzi che sto formando che mi stanno dando una grossa mano, oltre a Federico l’altra metà della direzione si occupa perlopiù di affitti venue e meno di produzioni.

Raccontaci un po’ la storia del Legend Club: da quanto tempo è nato, cosa c’era prima, come si è evoluto..

Il Legend nasce dalle ceneri dell’Indian Saloon, i proprietari sono gli stessi, nel 2005 e prima era un magazzino, l’evoluzione da pub a live club è stata inizialmente lenta, poi dopo il mio arrivo ha preso una piega totalmente diversa fino ad arrivare al restyling di questa estate che ha radicalmente cambiato l’assetto del locale, nuovo impianto di alto livello, un palco (9×5) adatto ad ospitare le produzioni più impegnative come quelle che stiamo portando in questi mesi e mi auguro anche nel futuro, ora siamo veramente un live club con taglio internazionale, non lo dico io ma me lo dicono gli artisti e tour manager che stanno passando da noi.

Cosa offre il Legend Club oltre alla musica?

Cerchiamo di offrire un servizio a chi viene a vedere i concerti di buon livello a partire dalla birra, a una panineria con sempre qualche novità e alla possibilità di mangiare dei piatti del giorno preparati dai nostri cuochi. Il parcheggio è agevole avendone uno alle spalle del locale e poi nei dintorni si trova sempre senza grosse difficoltà tolte alcune serate in cui l’affluenza è decisamente oltre il sold out e in questo caso bisogna spostarsi di qualche centinaio di metri per parcheggiare, ma è tutta salute.
La fermata della Metro Gialla (linea 3) a 400mt. (Affori Centro) aiuta molto per spostarsi senza auto.

Vedo dal vostro Facebook una nutrita programmazione, tra i nomi: Rhapsody, Kissin Dynamite e la “Basstory” di David Ellefson dei Megadeth. Ci vuoi parlare di qualcuno di questi appuntamenti o darci qualche nuova anticipazione?

E nel frattempo che abbiamo fatto questa intervista ne sono usciti tanti altri, ne sto chiudendo altrettanti di clamorosi, che al momento (più per scaramanzia) preferisco non rivelare anche per questioni contrattuali con agenzie internazionali che devono approvare l’annuncio. Questi te li posso rivelare perchè già annunciati: Hed Pe, Otep, Monster Truck e Kiko Loureiro, altro componente dei Megadeth.

Nel contempo è sempre confermato il Rock In Park, un mese intero di musica, molti eventi gratuiti, un po’ il fiore all’occhiello del locale. Ce ne vuoi parlare?

Il Rock In Park è un festival consolidato che ogni anno si rinnova proponendo una nutrita programmazione che dà ampio spazio alle band dell’underground italiano e non solo. Si tratta di un evento molto atteso dagli ormai numerosissimi fan e dal mondo rock metal perchè rappresenta una irrinunciabile vetrina che offre un significativo panorama musicale originale.
L’oppurtunità di offrire un nutrito numero di concerti concentrati in un mese dà la possibilità a tutti gli appassionati di poter godere di appuntamenti che spaziano nei diversi ambiti del rock e metal ed è un punto di forza di questa manifestazione, oltre ai vari On The Road e Open Air che stiamo programmando.

Le band underground possono proporsi per suonare nel tuo locale o lavorate prevalentemente con agenzie?

Posso affermare che diamo spazio ad entrambe, naturalmente dopo un’accurata valutazione da parte mia in qualità di direttore artistico e del mio team. Una chiacchierata è sempre ben accetta per valutare insieme opportunità e modalità per valorizzare al meglio ogni evento proposto.

Come vedi Milano dopo la chiusura di locali storici come il Transilvania Live, il Rolling Stone, il Palasharp, il Midnight, il Rainbow, ecc. Ne stanno aprendo altri? C’è ricambio?

Milano ha moltissimi locali che seppur non storici e blasonati come quelli da te citati propongono diversi eventi live, alcuni anche di ottimo livello, sotto questo profilo chi si lamenta o rimpiange certi locali dovrebbe magari informarsi meglio ed uscire di casa invece che stare sul divano a pensare ai bei tempi passati.

A tal proposito quanto è difficile, soprattutto in una città caotica come Milano, togliere le persone la sera dal divano, da Netflix o da Facebook per farle venire nel tuo locale?

Secondo me quel genere di pantofolai non li schiodi, comunque ci proviamo a farli alzare dal divano con una buona promozione ed informazione attraverso i principali canali che ci aiutano a raggiungere un pubblico che ha diverse alternative in una città attiva come Milano. Ritengo che la passione e una buona programmazione possano essere i segreti per catturare il pubblico.

Hai aneddoti particolari legati a qualche band? Ci puoi dire chi sono stati i più simpatici e chi invece è stato “strettamente professionale”?

Qui di cose ce ne sarebbero da raccontare, si potrebbe scrivere un libro, lasciando stare aneddoti vari uno tra i più simpatici è Gus G che una sera avendo un dayoff si è presentato al locale per vedere il concerto di Vinnie Moore e si è seduto ordinando da mangiare come un comune cliente, l’ho riconosciuto passandogli davanti e da li è partita la festa, a cui si è aggiunto Maki dei Lacuna Coil dato che avevano condiviso diversi palchi assieme.
Professionali gli stranieri lo sono quasi tutti, siamo intorno all’85/90% di gente che suona e canta da paura senza menarsela facendo il suo lavoro come è giusto che sia, più grandi sono meno menate e problemi ti fanno, vogliono fare il loro lavoro nel migliore dei modi e noi facciamo il possibile per accontentarli nella parte tecnica facendo continue migliorie ed integrazioni.

Siamo giunti alla fine, ti ringrazio per la disponibilità, a te l’ultima parola per i saluti e gli auguri di Buone Feste ai tuoi clienti e ai nostri lettori!

Che dire se non augurare a tutti di andare a vedere le proprie band preferite in posti dove si sente bene, alla fine è per quello che pagano, dove hanno anche la possibilità di interagire con loro e magari conoscerli.
Un saluto a tutti i lettori e se passate dal Legend fatemi chiamare che due chiacchiere le scambio sempre volentieri con tutti!

Sito ufficiale: http://www.legendclubmilano.com
Facebook: https://it-it.facebook.com/LegendClubMilano

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